E’ quasi fine anno ed è tempo di bilanci su quello che è stato fatto e di previsioni e anticipazioni su quello che verrà. E’ quello che ha fatto PTC nel suo annuale appuntamento di fine anno con la stampa italiana, che si è tenuto a Milano nella suggestiva cornice della Blend Tower in piazza IV Novembre.
“Il 2014 è stato un anno molto positivo per PTC – esordisce Stefano Rinaldi, SVP e General Manager della filiale italiana della società -. Abbiamo raggiunto gli obiettivi in termini di ricavi e margini che ci eravamo prefissi e addirittura superati. 1 miliardo e 800 mila dollari di crescita globali con un revenue del 41% in America, del 39% in Europa e del 20% in Asia-Pacifico”.
Tre i principali segmenti su cui PTC ha investito in Italia per poter sostenere la crescita: CAD, PLM e SLM, con un 14% dei ricavi complessivi ottenuti in Italia grazie alle licenze software.
Per il 2015 l’obiettivo è quello di consolidarsi nei settori core dell’azienda, ma la grande novità strategica sta nell’apertura all’Internet of Things, “una leva che ci permetterà di accelerare sia in termini di innovazione strategica che di quote di mercato”.
“Il nuovo anno fiscale 2015 per PTC è ormai iniziato, siamo già nella fase conclusiva del primo trimestre – prosegue Rinaldi -. Anche quest’anno abbiamo portato avanti un piano industriale estremamente ambizioso basato su una forte crescita di tutte e tre le nostre linee di prodotto e servizio: puntiamo ad acquisire un nuovo market share soprattutto a seguito di tre grosse novità su cui abbiamo investito sia in Italia sia a livello di Corporate. La prima il lancio di Creo 3.0 per quanto riguarda l’ambito ingegneristico, la seconda è quella di continuare a imporre la propria presenza competitiva nell’ambito Extended PLM ed infine la novità strategica di quest’anno, cui abbiamo accennato sopra, frutto anche dei grossi investimenti che la nostra azienda ha fatto in termini di acquisizioni di società nell’ambito dell’Internet of Things per abilitare anche in Italia le nostre realtà industriali a poter sviluppare una visione per la progettazione e l’industrializzazione di quelli che noi crediamo essere i prodotti del futuro, ovvero i prodotti intelligenti e connessi che consideriamo la nuova frontiera per tutte le nostre aziende al fine di diventare competitive su scala globale. Parlando in termini di numeri per il 2015 ci aspettiamo un 8 – 10% di crescita sui ricavi complessivi e un 22 – 25% di acquisizione di market share in nuovi settori e presso nuovi clienti, anche grazie all’IoT”.
Parlare di Internet of Things è fondamentale per poter sviluppare dei prodotti intelligenti e connessi, uno sviluppo che deve essere fonte di trasformazione all’interno delle aziende che diventano loro stesse delle aziende connesse che ricevono le informazioni non più secondo i canoni tradizionali ma attraverso delle forme completamente diverse rispetto al passato e che quindi di conseguenza si devono strutturare anche da un punto di vista di processi ed organizzazione aziendale per supportare questo tipo di nuove sfide legate al fiorire di nuovi ambiti.
“Sicuramente gli ambiti tradizionali legati al PLM e al CAD e alla modalità di erogazione dei servizi beneficeranno anche degli aspetti legati all’IoT – spiega Fabrizio Ferro, Directory, Pre Sales Italy, Iberia, ME di PTC – e quindi agli aspetti legati alla ricezione di informazioni che possono essere utili a migliorare le modalità con le quali i prodotti vengono progettati, gestiti, costruiti, vengono utilizzati dagli utenti finali e vengono manutenuti durante il loro ciclo di vita. E’ opportuno però anche sottolineare che anche che i prodotti PTC saranno connessi tra di loro, connessi alla Cloud e abiliteranno modalità nuove di gestione del dato, di progettazione, di indirizzamento di logiche di progettazione legate al System Engineering in quanto gli oggetti non saranno più oggetti singoli viventi in quanto tali, ma faranno parte di una infrastruttura e di una società di altri oggetti che scambieranno informazioni tra di loro, con i produttori e con gli utenti finali”.