Secondo la prima legge dello scienziato Arthur Clarcke, uno degli scrittori di fantascienza più celebrati e visionari di tutti i tempi, quando un anziano e illustre scienziato sostiene che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione; quando sostiene che qualcosa è impossibile, ha quasi certamente torto. È questa la visione di Franco Jamoletti, CEO e founder di Regas: innovare richiede duro lavoro, ma non esiste limite che non si possa superare. È ciò che l’azienda ha fatto con RegasSphere, il cuore del suo progetto di digitalizzazione integrale delle reti gas: un vero e proprio cambio di paradigma.
Le ultime innovazioni in casa Regas sono state presentate durante #RegasInTouch lo scorso martedì 26 novembre alla Microsoft House: RegasSphere, un ecosistema digitale in cui IoT, Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata e Biometria agiscono in sinergia per una Customer Experience sempre migliore; e Ingrid 2.0, un nuovo sistema di iniezione ottimizzato in ottica 2.0, dotato di sensori IoT per il monitoraggio e la manutenzione predittiva, con risultati eccellenti in termini di prestazioni e gestione.
Il progetto di Jamoletti però non si ferma qui: queste soluzioni, unite ad un Field Service digitalizzato e a una flotta di prodotti da aggiornare e rendere progressivamente interconnessa, sarà possibile gestire le reti gas cittadine in modo più proattivo e intelligente.
“Una migliore gestione degli impianti riduce notevolmente le emissioni, migliora la sicurezza e riduce i costi per i nostri clienti. Gli investimenti necessari per l’adozione di sistemi innovativi non sono più così proibitivi e, al contempo, i tempi di implementazione degli stessi si sono notevolmente abbreviati. Pertanto, per poter essere competitivi nel breve e soprattutto nel lungo termine, occorre sfruttare tempestivamente tutte le sinergie e le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.”
Regas, nella sua attività di R&D, ha puntato molto sui giovani, attirando i migliori talenti con competenze nuove. Tra questi l’R&D Data Scientist Matteo Biglioli: “Quello che stiamo progettando in Regas è un vero e proprio cambio di paradigma, che consentirà una gestione più efficiente e sicura della rete, e una migliore organizzazione delle mansioni e degli spostamenti dei tecnici. Grazie ai nostri algoritmi di intelligenza artificiale e alla connessione dei dispositivi sulla rete, potremo sfruttare il machine learning: i dispositivi non impareranno più solo dai propri errori, ma anche da quelli di tutti gli altri connessi alla rete.”
La convinzione delle potenzialità dell’IoT ha portato Regas a investire tempo e risorse in questo progetto. L’azienda stima infatti che l’adozione di dispositivi 2.0, abbatterà i tempi di intervento del 35%, riducendo del 60% il numero di interventi e del 20% i chilometri percorsi dai team di assistenza tecnica. Una possibilità unica per l’industria del gas naturale.
“Grazie alle solide e specifiche competenze maturate negli anni, all’attrattiva esercitata su talenti e risorse con competenze nuove, quali data scientist ed esperti di AI, siamo stati capaci di realizzare una soluzione unica nel suo genere e pioneristica nel settore. Oggi abbiamo dalla nostra l’ecosistema tecnologico, gli errori fatti e le lezioni imparate, le persone e soprattutto una profonda conoscenza del settore della distribuzione del gas. L’innovazione tecnologica che presentiamo è il risultato di un percorso visionario e al contempo concreto che porterà sicuri benefici all’intero mercato”, conclude Jamoletti.