Il fornitore di soluzioni digitali Zebra Technologies Corporation, che ha come obiettivo di consentire alle aziende di connettere in modo intelligente dati, risorse e persone, rivela che il 28% dei leader del settore manifatturiero – e il 46% entro il 2029 – intende trasferire, aggiornare, riportare o avvicinare geograficamente le sedi di produzione. Questo accade in un momento in cui i leader manifatturieri in Europa devono far fronte a tariffe che potrebbero influire sui costi e sulla capacità di esportare beni.
Oltre alle tariffe, la regione EMEA ha assistito a numerosi conflitti, ancora in corso, e alla crescente competizione di mercati esteri che adottano approcci tecnologicamente avanzati nella produzione e nell’esportazione verso la regione. Questo potrebbe spiegare perché il 31% degli intervistati pianifichi di espandere il proprio ecosistema della supply chain con un numero maggiore di partner entro quest’anno e il 51% entro il 2029.
Alla ricerca dell’eccellenza
Lo studio “In pursuit of excellence” di Zebra Technologies rivela inoltre che l’82% dei dirigenti di alto livello afferma di avere difficoltà nel tenere il passo con il ritmo dell’innovazione tecnologica, affrontando al contempo la necessità di creare maggiore flessibilità operativa, migliorare la competitività e ridurre i costi operativi e di approvvigionamento.
“Con le decine di migliaia di licenziamenti e chiusure di fabbriche recentemente annunciate, i leader del settore manifatturiero stanno reagendo alle difficili condizioni socioeconomiche prendendo decisioni difficili riguardo le loro supply chain e la forza lavoro” ha affermato Stephan Pottel, Manufacturing Practice Lead EMEA di Zebra Technologies. “Quasi la metà (48%) desidera impianti automatizzati per garantire una flessibilità scalabile in risposta alle fluttuazioni della domanda e al rallentamento manifatturiero attuale, mentre il 39% dei dirigenti intervistati intende ridurre i costi operativi e di approvvigionamento. A medio e lungo termine, sarà necessario passare a operazioni sostenibili e flessibili con maggiore automazione e strumenti tecnologici per una forza lavoro ridefinita.”
La tecnologia: leva per l’automazione nel Manifatturiero
Le aziende leader nel campo manufatturiero sono consapevoli che la tecnologia rappresenta una delle leve chiave per aumentare l’automazione. Le piattaforme IoT, le soluzioni IA – utilizzate per una migliore ispezione di qualità e manutenzione predittiva – l’analisi dei dati e i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sono tecnologie che dirigenti, team IT e operativi guardano con molto interesse.
Ad esempio, il report rileva che nei prossimi cinque anni i decision-maker intendono promuovere l’automazione dei processi implementando il deep learning (63%) e il machine learning (64%), mentre i modelli LLM (64%) e i workflow prescrittivi (59%) saranno utilizzati per implementare soluzioni d’automazione nella fase decisionale.
“Tuttavia, l’89% deli intervistati ritiene che i progetti di digitalizzazione siano lenti, costosi e richiedano un notevole contributo del personale, con il 35% di loro che afferma come misurare e giustificare il ritorno sugli investimenti rimanga una sfida” ha dichiarato Pottel. “Questo dovrebbe essere visto come un problema urgente da risolvere con migliori strategie, supporto esecutivo, tecnologia e partner. Non si può scendere a compromessi sul miglioramento della qualità, sicurezza e conformità nella produzione, mentre le aziende affrontano le difficoltà odierne. L’automazione intelligente è fondamentale per rendere le operazioni, la produzione e la forza lavoro a prova di futuro.”
I produttori lungimiranti nei settori automobilistico, alimentare da forno e fresco, dei metalli e della componentistica stanno già sfruttando tecnologie come la machine vision, la scansione 3D e la robotica per migliorare il rilevamento dei difetti, automatizzare i processi di ispezione e garantire la produttività per i clienti.