“I dati dell’associazione industriale Amaplast rilevano come, lo scorso anno, il settore delle macchine e degli stampi per la plastica abbia raggiunto un valore di 3,5 miliardi di euro nel nostro Paese. Pur rappresentando un comparto fondamentale – e per ora insostituibile – della nostra economia, quello della plastica è un segmento spesso stigmatizzato. Affinché possa continuare a prosperare, si rende fondamentale l’attuazione di una profonda trasformazione ed evoluzione tecnologica nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale”, così Marco Delaini, Managing Director FANUC Italia.
A PLAST vince la sostenibilità
All’interno di questo scenario, si inserisce la presenza di FANUC all’esposizione
internazionale per la filiera della plastica e della gomma PLAST 2023, in scena dal 5 al 9
settembre a FieraMilano. Con uno spazio espositivo di oltre 200 m2 dedicati alla
sostenibilità, alla precisione e alla robotica, FANUC porta il meglio delle sue tecnologie
per lo stampaggio e l’automazione e ribadisce il proprio impegno nel supportare il
settore della plastica – altamente strategico per l’azienda e il Paese – attraverso la
transizione green.
“Con l’86% di fatturato generato da macchine e stampi per plastica e gomma, il
segmento ha quanto mai bisogno di tecnologie meno energivore, che possano sempre
più operare su materie prime riciclate e riciclabili e fare leva sulla digitalizzazione e
sull’intelligenza artificiale per garantire un maggior controllo sulla produzione, una
riduzione dei consumi e l’impiego di minori risorse per ottenere prodotti con performance
di pari qualità”, prosegue Delaini. “FANUC ha avviato il proprio percorso sostenibile oltre
35 anni fa con l’implementazione della tecnologia elettrica, molto più pulita di quella
idraulica, e il lancio di ROBOSHOT, pressa a iniezione 100% elettrica dalla massima
efficienza e dal ridotto impatto ambientale”.
Fanuc crede nel green
I prodotti in plastica sono fondamentali per l’imballaggio alimentare, l’edilizia,
l’agricoltura, l’automotive, i trasporti, il medicale, l’elettronica – tutti settori in cui l’Italia
eccelle. “Tuttavia, nonostante questa fase di espansione, emergono non poche sfide
dovute all’aumento dei costi delle materie prime – cresciuti del 40% su base annua e con
picchi di anche il 100% -, dell’energia e della logistica. Fattori che determinano anche
una riduzione della marginalità. Sappiamo, inoltre, che è necessario pensare i processi
in un’ottica di economia circolare affinché il ciclo di vita della plastica sia ben gestito e
possa essere recuperata e rigenerata a fine vita. Su tutti questi aspetti ci impegniamo
concretamente nell’offerta di soluzioni più green, lungo tutta la filiera. Per quanto
riguarda la nostra parte, innovazione e affidabilità sono i nostri cavalli di battaglia e da
sempre ci impegniamo per rendere l’industria della plastica più efficiente e meno
energivora, fin dai primi step della produzione”, continua e conclude Delaini.
A oggi, FANUC ha ridotto il consumo energetico dei propri macchinari per
l’industria della plastica fino al 70%. Grazie al monitoraggio remoto, all’automazione
dei processi e all’impiego dell’intelligenza artificiale, le FANUC ROBOSHOT consentono
di ottenere il 25% della produzione in più, a un costo ridotto e con un minore impatto
ambientale. Facilmente configurabili anche per lo stampaggio con materiali
biodegradabili, offrono un contributo per il superamento del problema della
plastica monouso, che ha ancora un forte impatto sul nostro Pianeta – ben 130 milioni
di tonnellate di CO2 immesse per la produzione globale di plastica monouso nel 20231.