Per stare al passo di una società ormai nel pieno del processo di digital transformation anche l’appuntamento con il Forum Telecontrollo cambia veste presentandosi in un format più pratico ed asciutto.
L’a data per il 2019 è il 23 ottobre, nella suggestiva cornice di Fortezza da Basso, a Firenze.
Le novità
La sedicesima edizione del Forum Telecontrollo si svolgerà tutta in un’unica giornata e offrirà un programma convegnistico dedicato alle tecnologie del telecontrollo delle reti di pubblica utilità. Protagoniste, come sempre, le memorie focalizzate su acqua, energia, industria e città, che porteranno casi concreti e testimonianze all’attenzione del pubblico.
Già dalla scelta del payoff “Trasformazione digitale: modelli di business e competenze” emergono i temi chiave della manifestazione.
“In queste parole – spiega Marco Vecchio, Direttore ANIE Automazione – è contenuta la sintesi di quello che andremo a raccontare. La trasformazione digitale è un fenomeno trasversale e il telecontrollo ne è ovviamente colpito in tutte le aree in cui viene utilizzato.
I nuovi modelli di business riguardano soprattutto l’utente finale: le nuove metodologie servono per fornire servizi a valore aggiunto a chi deve utilizzare il sistema che il telecontrollo gestisce.
Altro spunto di riflessione fondamentale: quello delle competenze, che devono evolvere in tutta la filiera, da chi utilizza i servizi, a chi li genera, a chi deve investire nell’acquisto di sistemi di telecontrollo”.
Un nuovo concetto di Telecontrollo
L’obiettivo dell’edizione 2019 del Forum Telecontrollo è quella di sdoganare un nuovo concetto di Telecontrollo 4.0.
“Negli ultimi 20 anni, dalla prima edizione del Forum ad oggi la definizione stessa di telecontrollo è andata incontro ad una profonda evoluzione – spiega Furio Cascetta, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania e Presidente del Comitato Scientifico del Forum Telecontrollo -. Si è infatti passati da una tecnologia mista analogico – digitale ad una completamente digitale e così si è trasformata l’architettura del telecontrollo, che ora comprende anche l’intelligenza distribuita verso il campo e le reti, quindi i così detti smart device”.
Che il concetto di Telecontrollo debba cambiare lo sottolineano anche Marco Andrea Muzzatti, responsabile Operational Intelligence del Gruppo CAP e Giambattista Gruosso, docente del Politecnico di Milano e rappresentate del Comitato Scientifico del Forum Telecontrollo.
Entrambi concordano infatti su un trasformazione del telecontrollo che sarà inglobato all’interno di altre tecnologie.
Secondo Muzzatti “Il futuro sta nell’impiego di piattaforme trasversali che mettano a fattor comune i dati che arrivano dal telecontrollo e i dati che arrivano da tutte le altre fonti.
Tutti i dati al giorno d’oggi sono importanti. Mentre in passato alcune informazioni venivano trascurate oggi con l’economia circolare si cerca di recuperare valore da tutto.
Quindi: il telecontrollo sarà sempre fondamentale e ci sarà sempre ma sarà inserito in una piattaforma più trasversale che prende i dati da altri sistemi come lo Smart Metering, il CRM e così via. Quello che ci vuole è un layer superiore che metta insieme tutti i dati e li valorizzi”.