L‘Internet of Everything, come indica il nome stesso, è sempre più pervasivo e vede coinvolte aziende dall’estrazione sempre più svariata. Un’ulteriore conferma arriva da Gruppo Legrand, di cui fa parte anche un marchio leader nell’ambito della Building Automation come BTicino, che ha aderito ad AllSeen Alliance. É questo il più ampio progetto open-source di “Internet of Everything”. Un progetto, nato nel 2013, che ha già riunito 56 organizzazioni (quali Cisco, Haier, HTC, LG Electronics, Microsoft, Panasonic, Sharp…) unite per collaborare al progetto di un software aperto, basato sul codice open source AllJoyn, finalizzato a connettere dispositivi e servizi, a prescindere da marchio, piattaforma o sistema operativo.
I membri della AllSeen Alliance sono distribuiti in tutto il mondo e rappresentano segmenti di mercato diversi, tra cui i produttori di elettronica di consumo, produttori di elettrodomestici, aziende automobilistiche, provider del cloud della Internet of Everything, start-up innovative, produttori di chipset, fornitori di servizi, venditori e sviluppatori di software.
Una crescita esponenziale
“È meraviglioso vedere un interesse così intenso per il lavoro di AllSeen Alliance, con aziende in tutto il mondo che si riuniscono per promuovere un ecosistema aperto in cui è possibile connettere una vasta gamma di dispositivi, oggetti e sistemi e condividere informazioni in modo semplice e trasparente”, afferma Joe Speed, Direttore IoT della Linux Foundation. “Quasi 60 membri in sette mesi è un progresso sorprendente”.
“L’Internet of Everything o Internet delle cose è tutto ciò che riguarda gli oggetti e i dispositivi della vita di tutti i giorni che hanno la capacità di rendersi riconoscibili, comunicare e interagire automaticamente in maniera semplice”, afferma Ernesto Santini, vicepresidente del Dipartimento Innovation & Systems del gruppo Legrand. “Per Legrand, è fondamentale far parte di questo progetto finalizzato a trasformare le grandi promesse della Internet of Everything in realtà”.