Sono circa 400 le giovani aziende che, da tutto il mondo, hanno sottoposto i loro modelli di business e le soluzioni per il Contest Code_n15, il cui tema è quest’anno “Into the Internet of Things”. Un concorso promosso da Gruppo GFT, che è il partner tecnologico globale nelle sfide del mondo digitale.
A fine gennaio, una giuria indipendente annuncerà i 50 finalisti che avranno l’opportunità di presentare le loro idee agli esperti del mondo dell’industria e ai media internazionale, nel padiglione 16 di Code_n durante il CeBIT, fiera che si terrà dal 16 al 20 marzo 2015.
Le app vanno promosse
L’elevato numero di candidature, che testimonia l’interesse per l’argomento, ma anche il grande fermento che pervade le giovani aziende è stato commentato con entusiasmo da Ulrich Dietz, CEO di GFT Group e fondatore di Code_n.: “Sebbene l’Internet of Things sia in questo momento sulla bocca di tutti, non è un terreno facile per le startup. Non puoi semplicemente programmare un’app un giorno e aspettare che gli investitori facciano la fila il giorno dopo. È necessario know how sia industriale sia di processo per avere successo in questo ambito così promettente.”
Dietz ritiene che il fattore distintivo sia, tuttavia, la qualità delle iscrizioni nelle quattro aree chiave: Industry 4.0, Future Mobility, Smart City e Digital Life: “La prima impressione circa le candidature ricevute è eccellente. La giuria avrà un duro lavoro nel ridurre la selezione ai 50 migliori modelli di business e decretare il vincitore del Code_n Contest. Questa è anche una bella notizia per le aziende consolidate in questi settori che stanno attualmente digitalizzando il loro modello di business originale – o stanno pianificando di farlo. Ci sono molti giovani brillanti, con idee innovative e ampie conoscenze tecnologiche che possono aiutare i leader dell’industria a guidare la trasformazione dei loro processi di business. Il nostro ecosistema Code_n è disegnato per avvicinare queste due ambiti.”
Quali saranno le app del futuro
Adesso che si è concluso il periodo per sottoporre le candidature, c’è già una prima indicazione delle principali aree di focalizzazione che vedono impregnate le giovani aziende. In particolare, nell’area dell’Industry 4.0, le startup si stanno maggiormente focalizzando su piattaforme di soluzioni che le aziende possano facilmente usare per aumentare l’efficienza dei loro processi di gestione, amministrazione e sviluppo di applicazioni machine-to-machine.
Ovviamente scontato, invece, l’interesse di molte giovani aziende per le soluzioni di Future Mobility, come ad esempio gestire la carenza di parcheggi nelle principali città o come far circolare persino i veicoli più datati. La E-mobility è una delle future aree di interesse, specialmente la gestione delle infrastrutture per la ricarica delle batterie e le opzioni per la semplificazione dei pagamenti.
La connessione delle abitazioni è uno degli aspetti cruciali del tema Smart City. Ci sono sensori e soluzioni funzionali per tutto, dalla misurazione della qualità dell’aria in ambito domestico al controllo della propria cantina. Altre tematiche sotto i riflettori includono idee e soluzioni per l’utilizzo intelligente dell’energia.
La maggior parte delle candidature ha però riguardato il settore del Digital Life. Attraverso il motto “everything that can be connected, will be connected”, molte startup stanno lavorando a soluzioni per collegare spazzolini da denti, macchine fotografiche, equipaggiamenti sportivi e molto altro, oltretutto – spesso integrati in ciò che viene definito la “gamification”, come ad esempio game app che puntano a far sorgere l’esigenza delle rispettive attività. Tra i candidati nel settore dei servizi bancari, le FinTechs sono principalmente focalizzate nel posizionare i clienti al centro di tutto. Particolarmente incoraggiante è il trend delle startup di focalizzarsi su security e privacy – in modo da mantenere le nostre vite digitali il più riservate possibile.