Dalle inondazioni alle frane, il territorio italiano appare sempre più esposto al rischio idrogeologico. Una conferma arriva dall’ultimo rapporto Ispra sul “Dissesto idrogeologico in Italia”. Un documento dal quale emerge che il rischio interessa l’88,3% dei comuni italiani: 1640 per frane, 1607 per pericolosità idraulica, e 3898 sia per frane che alluvioni. Sono così ben 10 milioni e 638 mila gli italiani che vivono in zone a rischio alto o medio.
Una situazione può essere arginata con l’impiego delle moderne tecnologie, come verrà illustrato il prossimo 16 febbraio a Savona, in occasione del seminario “Un territorio più resiliente: interdisciplinarità e le frontiere dell’innovazione”
Un seminario che vuole coniugare le conoscenze scientifiche e le tecnologie più avanzate oggi disponibili con le pratiche comunemente adottate dai professionisti del settore nel contrasto al rischio idrogeologico e nella progettazione e manutenzione delle infrastrutture critiche. Un accento particolare sarà posto sull’interdisciplinarità come fattore di successo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati e alla necessità di un approccio manageriale alla gestione del territorio.
L’evento è articolato in una sessione plenaria nella mattinata dove verranno illustrati gli aspetti generali relativi all’innovazione e all’interdisciplinarità e in sessioni parallele nel pomeriggio, dove verranno affrontati alcuni temi specifici: le dinamiche di versante nel dissesto idrogeologico, le tecniche di monitoraggio e tipologie di interventi nell’ambito delle infrastrutture critiche e edifici di interesse pubblico, l’ ICT come fattore chiave per l’innovazione e le criticità e tipologie di intervento nelle discariche.
L’incontro terminerà con una tavola rotonda nella quale si trarranno le conclusioni della giornata e si esaminerà nel contempo la possibilità di introdurre nuove pratiche operative derivanti dalle nuove tecnologie e da una crescente collaborazione tra le diverse discipline.
L’ICT contro il dissesto
Proprio al ruolo fondamentale dell’Ict per la protezione del territorio verrà dedicata una delle sessioni pomeridiane. Massimiliano Margarone, vicepresidente del Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione aprirà i lavori con un intervento dal titolo: “Le frontiere dell’Ict: Internet of Things (IoT), big data, analytics e nuovi modelli di business”.
Un intervento introduttivo, sull’evoluzione tecnologica, che lascerà poi spazio alla presentazione di esperienze concrete come “GeoGuard: soluzione per il monitoraggio geodetico e ambientale in modalità Software as a Service (SaaS)”, presentata da Stefano Caldera, GReD, spin-off Politecnico di Milano e da “Adverto: supervisione e controllo di sistemi tecnologici eterogenei”, che verrà illustrata da Federico Nebiacolombo di Proteco.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ordine degli Ingegneri di Savona all’indirizzo comunicazione@ordineingegnerisavona.it