Quello di fine dicembre con Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia, è un appuntamento ormai tradizionale, nel corso del quale il manager traccia il consuntivo dell’anno appena trascorso e delinea le strategie del prossimo futuro. Un appuntamento che raramente delude, perché Golla sa andare al cuore dei problemi, con analisi sempre efficaci.
In questa occasione non poteva mancare il tema dell’Industry 4.0, ovvero l’introduzione dei sistemi cybernetici nei processi di automazione. Una svolta che, come nelle precedenti “rivoluzioni”, porterà con sé risvolti positivi ma anche cambiamenti negativi, a partire dal rischio di veder ulteriormente diminuire i posti di lavoro in alcune aziende. Un rischio che colpirà quanti arriveranno in ritardo, mentre chi saprà sfruttare in anticipo le opportunità vedrà crescere in modo significativo le proprie opportunità di business. Opportunità che, come ha sottolineato lo stesso Golla, non si protrarranno però per decenni come avvenuto nel passato, perché “tra pochi anni tutto sarà cambiato”. Il mondo industriale, del resto, impone scelte sempre più rapide, sia a livello imprenditoriale che formativo.
Una rapidità che, purtroppo, potrebbe essere ostacolata da una serie di norme sul lavoro ancora troppo rigide aggravate, in Italia, da un sistema scolastico inadeguato al mercato attuale. “In Germania – spiega Golla – al contrario esiste invece una reale alternanza studio / lavoro, che permette agli istituti tecnici di formare giovani realmente capaci di sfruttare le nuove tecnologie per il mondo industriale e, quindi, capaci di portare in azienda un reale valore aggiunto.
Ai vertici della tecnologia
A fronte di cambiamenti così radicali, Siemens ha indicato la propria strategia con il programma Vision 2020, che definisce la direzione e gli obiettivi dei prossimi cinque anni, basata sul consolidamento delle posizioni e su una decisa accelerazione. Il tutto facendo leva sull’eccellenza tecnologica dell’azienda.
Una svolta che ha imposto una riorganizzazione interna e una sempre maggiore focalizzazione sulle aree in cui la multinazionale tedesca vanta competenze ed eccellenze: “Noi siamo nati come azienda elettrica – ha ripreso Golla – e tutto quello che riguarda il movimento di elettroni è alla base del nostro successo. Per questo dobbiamo concentrarci su tre ambiti: elettrificazione, automazione e digitalizzazione. Il tutto definendo mercati verticali, sui quali intendiamo focalizzarci. Sono finiti i tempi in cui si poteva operare in un mercato senza essere ai vertici”. Per questo, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti software, Siemens vuole riaffermare la propria leadership nelle piattaforme per la gestione delle infrastrutture.
Del resto Golla ha ricordato anche nella nostra videointervista come, pur in un periodo di crisi dei mercati, Siemens non intende tagliare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Anche perché, soprattutto in ambito software, l’azienda ha creato a Genova un polo di eccellenza mondiale per l’area Mes, a dimostrazione di come, anche in una multinazionale, sia possibile valorizzare le eccellenza italiane.
Allo stesso modo prodotti come i–ConTXM, in grado di monitorare in modo intelligente i trasformatori, e Energy Management System, la piattaforma per il monitoraggio e l’ottimizzazione dei flussi energetici usato anche per l’area Expo, sono stati sviluppati interamente in Italia e poi validati da casa madre.