I tifosi accorsi in Brasile per assistere al campionato Mondiale di calcio non dovranno preoccuparsi per l’integrità strutturale dello stadio. Una preoccupazione che, in realtà, ha attanagliato, forse, i soli responsabili locali. In ogni caso, la tecnologia di simulazione Ansys è stata alla base di una serie di analisi multifisiche tese ad appurare che i feroci venti brasiliani non avranno alcun impatto sulla sicurezza di spettatori e team che si avvicenderanno nell’Estádio Nacional Mané Garrincha di Brasilia.
É interessante rimarcare che gli ingegneri hanno completato le analisi in due settimane, ovvero circa un decimo del tempo necessario per la validazione nelle tradizionali gallerie del vento, con costi del 66% inferiori rispetto ai test fisici.
Quarant’anni e non sentirli
La necessità di un’attenta valutazione è dettata dal fatto che lo stadio, originariamente costruito nel 1974, è stato ristrutturato con una nuova facciata e un tetto in metallo, nonché un campo “ribassato” che consente una visione perfetta da qualunque posto a sedere. Per questo Novacap, la società brasiliana coinvolta nella costruzione dello stadio, ha collaborato con Paulo de Mattos Pimenta, professore presso l’Università di São Paulo, per raggiungere la certezza che la struttura potesse resistere alle forze estreme generate dal vento.
Una verifica resa particolarmente complessa dal fatto che i tempi di consegna molto stringenti hanno richiesto che l’operazione fosse completata in soli 15 giorni, impiegando ed eseguire il test nella galleria del vento.
Per questo gli specialisti di simulazione di Esss, Channel Partner di Ansys per Brasile e Sud America, hanno utilizzato il software di fluidodinamica Ansys in grado di prevedere il flusso d’aria intorno allo stadio, nonché la pressione sul tetto. A questo si è aggiunto l’impiego del software di analisi a elementi finiti, impiegato per studiare gli effetti combinati di vento e delle tifoserie che si scatenano in balli e spostamenti di massa.
Una struttura più affidabile
“I risultati di Ansys mi hanno indotto ad apportare alcune modifiche, quali l’aumento del numero di cavi e della loro tensione”, ha spiegato il professor Pimenta. “Questa è la prima volta che la simulazione multifisica viene impiegata come strumento principale per prevedere gli effetti del vento e conseguentemente validare la progettazione di un grande stadio in Brasile”.