Il marchio CE è un’autocertificazione con cui un produttore garantisce la conformità del proprio prodotto agli standard di legge.
Si tratta di un marchio che, secondo Altroconsumo, “non è utile al consumatore, né al sistema di controlli”. Si tratta di una presa di posizione molto forte, che l'associazione dei consumatori ha spiegato alla luce del fatto che, oltre a poter essere contraffatto, “è presente anche su prodotti non sicuri”. Per questa ragione, in vista dell'incontro fissato per il 20 dicembre presso la Commissione europea, proprio Altroconsumo e le altre organizzazioni di consumatori (insieme a BEUC, ANEC e ECCG) hanno sollecitato una svolta significativa a livello comunitario.
“Non tutti i prodotti devono essere contrassegnati con marchio CE – si legge nella nota – a seconda della direttiva di riferimento un uguale prodotto può avere o non avere la label. L'assenza del marchio non significa che un prodotto sia carente sugli standard di qualità o pericoloso. Ma nemmeno la sua presenza”.
Ma Altroconsumo va oltre: “Il marchio CE è un requisito legislativo. Non è mai stato inteso come un marchio per i consumatori. È diretto alle autorità di vigilanza del mercato e alle autorità doganali. Non dovrebbe continuare ad essere una label in grado di confondere e fuorviare i consumatori. Altroconsumo, Beuc, ANEC vogliono vedere la marcatura CE relegata nel file tecnico di un prodotto come la legislazione europea richiede”.
Serve una tutela
Al contrario, affermano i responsabili dell'associazione, “per tutelare chi acquista, all'interno del mercato unico europeo ci sono requisiti di sicurezza e di igiene per i prodotti e le merci che vengono commercializzati: grazie a questi, il consumatore dovrebbe essere al riparo da eventuali problemi. Gli standard richiesti dalla Comunità europea non possono scendere al di sotto di una soglia minima di garanzia comune nei paesi comunitari. A tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori c'è un efficace sistema di monitoraggio, oltre alla normativa comunitaria (Direttiva 85/374/CEE Responsabilità per danno da prodotti difettosi e Direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti) e a disposizioni che consentono di ritirare dal mercato i prodotti che possono minacciare la salute e la sicurezza dei consumatori”.