Phoenix Contact ha presentato il nuovo controllore Control AXC F 1152, che amplia ulteriormente la gamma di controllori aperta e basata sulla tecnologia PLCnext Technology, offrendo una soluzione intelligente per l’implementazione di applicazioni di automazione con PLCnext Technology.
Come con tutti i controllori PLCnext, è possibile la programmazione anche in linguaggi di alto livello oltre alla classica programmazione PLC secondo IEC 61131, garantendo prestazioni tipiche del PLC in tempo reale e la coerenza dei dati anche per linguaggi di alto livello e codici basati su modelli.
Il controllore Profinet altamente modulare con connessione sicura a Proficloud costituisce la base di comunicazione per l’interconnessione dell’impianto, combinando la robustezza e la sicurezza di un classico PLC con l’apertura e la flessibilità del mondo dei dispositivi smart.
Soluzioni per la digitalizzazione
Phoenix Contact ha messo in mostra anche PLCnext Store, la piattaforma per soluzioni software industriali presentata all’edizione 2018 della fiera SPS di Norimberga. In questo mercato digitale i fornitori di software possono offrire il loro software come app, rendendo quindi accessibili soluzioni per progetti di automazione che possono essere utilizzate dagli utenti senza dover necessariamente possedere specifiche competenze di sviluppo. Tenere il passo con l’evoluzione del mercato è gravoso per molte aziende, soprattutto per le medie e piccole imprese. Entrambe le parti beneficeranno quindi di questo modello di business. Questo nuovo approccio alla cooperazione tra utenti e produttori è ormai una realtà. Oltre all’App Store per lo scambio di software, Phoenix Contact offre tutorial su YouTube per fornire ai partecipanti l’accesso a forum di discussione e domande. Il numero crescente di utenti evidenzia la necessità di un’acquisizione delle informazioni più rapida e flessibile.
Nuovi I/O indipendenti dal sistema
Inoltre, Phoenix Contact ha presentato in anteprima a SPS i nuovi moduli I/O (per l’invio e la ricezione di dati e segnali) Axioline Smart Elements, che consentono di risparmiare spazio e ottimizzare i tempi di messa in servizio e possono essere utilizzati in tutte le comuni reti Ethernet, ovvero indipendenti dal sistema locale. Il fattore decisivo è la loro struttura modulare. In futuro, gli utenti potranno così collegare le funzioni desiderate su un modulo base tramite opportuno adattatore e assemblare la propria stazione I/O adatta per le specifiche esigenze.
Questi elementi, con grado di protezione IP 20, vengono inseriti in un modulo backplane Axioline F. I moduli backplane sono in grado di ospitare quattro o sei smart element, integrandoli nel bus locale Axioline F. Grazie agli slot disposti su doppia fila, due elementi I/O possono essere posizionati uno sopra l’altro, consentendo quindi di alloggiare funzioni diverse su una larghezza complessiva di 15 mm con un massimo di 32 canali in uno spazio minimo. Le funzioni I/O possono essere liberamente selezionate e combinate.
In occasione del lancio sul mercato, oltre alle funzioni I/O standard saranno disponibili anche un master IO-Link a quattro canali e moduli Profisafe per l’acquisizione e l’emissione di segnali di sicurezza, permettendo di aggiungere ulteriori funzioni grazie ai moduli I/O Axioline F all’interno di una stazione Axioline. Il principio del doppio innesto senza attrezzi garantisce un’installazione meccanica particolarmente rapida: basta innestare gli elementi I/O nei moduli backplane e inserire i conduttori tramite connessione push-in.