La ripresa c’è. Certo non siamo ancora arrivati ai livelli pre crisi ma gli ultimi dati rilasciati ieri nel corso dell’Assemblea ANIE parlano di una crescita del 4,2% dell’Elettronica e di un andamento sostanzialmente flat (-0,7%) per l’Elettrotecnica.
A confermare l’inversione di tendenza che ha caratterizzato gli ultimi mesi arrivano anche i dati ISTAT che segnalano un andamento positivo diffuso già nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, le commesse relative agli ordinati interni del settore elettrotecnico ed elettronico registrati tra gennaio e marzo del 2017, segnano una crescita del +9,1% (vs primo trimestre 2016), mentre quelli esteri si attestano ad un +3,7% (vs primo trimestre 2016).
Per approfondire ulteriormente il quadro, il Servizio Studi di ANIE ha condotto un’indagine su un campione di aziende rappresentative che conferma la prevalenza di indicazioni positive sulla crescita degli ordinativi nei primi sei mesi dell’anno: ben il 65% delle aziende intervistate già in questa fase vede un incremento dell’ordinato totale e quasi il 53% indica, per l’anno in corso, un considerevole aumento del fatturato.
Lo scenario positivo che si sta delineando trova un ulteriore prova anche guardando ai singoli mercati finali della tecnologia che ANIE rappresenta: Industria, building, infrastrutture/trasporti ed energia.
Andamento sicuramente positivo per il settore delle tecnologie che afferiscono all’Industria Manifatturiera, che ha visto nel 2016 una crescita di fatturato pari a 3,7% rispetto all’anno precedente. Segnali positivi confermati dall’indice PMI (Purchaising Manufacturing Index che esprime il sentiment dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero italiano) che si colloca in territorio dinamico da settembre 2016, raggiungendo ad aprile 2017 il massimo storico degli ultimi sei anni. Naturalmente sul mercato industriale le grandi attese sono per il consolidamento nei prossimi mesi degli effetti del Piano del Governo su Industria 4.0. I primi positivi effetti del Piano, intanto, sembrano già intravedersi.
“Già da oggi – spiega il presidente Busetto nella sua relazione – possiamo parlare di un aumento sensibile del fatturato, per le tecnologie direttamente coinvolte nel piano del Governo. Il mercato è in movimento e molte richieste lasciano presagire un’accelerazione negli investimenti nei prossimi mesi”.
Se guardiamo ai singoli settori, dopo un decennio di profonda debolezza, che ha visto dal 2008 una diminuzione degli investimenti edili pari al 30%, anche dal mercato relativo alle tecnologie che afferiscono al Building arrivano per il 2017 i primi segnali, dopo che già il 2016 aveva chiuso con un fatturato in crescuta di quasi il 2%.
Il settore Ferroviario vede all’orizzonte un’importante ripresa, grazie anche agli ambiziosi piani di crescita dei principali committenti del settore (94 miliardi in 10 anni il piano delle FS per inrfrastrutture, materiale torabile e sviluppo tecnologico). Il dato negativo registrato nel 2016 dalle tecnologie ANIE rivolte al mercato delle Infrastrutture e Trasporti, infatti, che vede una perdita di circa l’1% di fatto non intercetta il positivo andamento degli ordini, per un disallineamento temporale nella contabilizzazione delle commesse.
Una frenata caratterizza invece l’andamento nel 2016 delle tecnologie ANIE rivolte al mercato dell’Energia, trasversale sia alle fonti tradizionali sia a quelle rinnovabili. Nel prossimo triennio, però, sono previsti investimenti sulle infrastrutture di Rete elettrica che si concentreranno soprattutto nei segmenti tecnologici più innovativi. A questi si affiancheranno anche quelli per la manutenzione e ammodernamento del parco installato e per l’ulteriore sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili alla luce degli obiettivi europei al 2030.
“Federazione ANIE rappresenta un settore industriale ricco e variegato, autorevole nei numeri come nell’amplissimo portafoglio di tecnologie offerto, nella qualità della produzione, nella visione del futuro e per questo, sempre di più, punto di riferimento per mercato e istituzioni – ha proseguito Busetto -. Le nostre imprese investono mediamente il 4% del fatturato in Ricerca e Sviluppo a sostegno dell’innovazione e per la competitività delle imprese. Non possiamo smettere di guardare lontano, di cercare e di affrontare opportunità e nuove sfide, con passione e con determinazione, per il successo dell’industria e dell’ingegno italiano”.
Presente all’incontro anche il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha sottolineato le tante iniziative della Regione, che in quanto prima regione d’Italia e quarta in Europa a trascinare l’industria, si propone come guida in ambito innovazione e ricerca.