PTC, dopo l’annuncio dei risultati per l’anno fiscale 2019, che segnano un fatturato attestato sul 1 miliardo e 300 milioni di dollari, tira le fila sulla fase finale del processo di trasformazione a una subscription company e con l’acquisizione di Onshape, a novembre, si propone come partner di riferimento per una nuova disruption delle piccole e medie imprese.
“Il processo di transizione verso un’azienda basata sulle sottoscrizioni – esordisce Paolo Del Nevo, VP Southern Europe di PTC -, iniziato tre anni fa, sta andando verso la sua conclusione e i dati relativi alla chiusura dell’anno fiscale 2019, rilasciati a fine settembre, confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta. L’indice ARR (Annual Recurring Revenue) ha segnato un +12% mentre la crescita sul new booking rispetto al 2018 si assesta intorno al 4%. Il fatturato invece ha toccato nel 2019 quota 1 miliardo e 300 milioni di dollari”.
L’acquisizione di Onshape e le strategie per l’Italia
Il 2019 è stato, d’altro canto un anno importante per PTC, che a novembre ha chiuso l’acquisizione di Onshape, una piattaforma CAD completamente basata sul cloud, con la quale PTC scommette con decisione sul software as a service (SaaS). La piattaforma di OnShape combina il CAD con tools che consentono la gestione dei dati e promuovono la collaboration.
“Questa acquisizione, la più importante nella storia di PTC, è assolutamente strategica, perché mentre Creo e Windchill rimarranno i prodotti core e saranno sviluppati a tempo indefinito, con Onshape vogliamo cogliere le opportunità che deriveranno dallo spostamento del CAD delle piccole e medie aziende verso il cloud”.
PTC anticipa così una curva di disruption ancora lontana dal venire.
L’obiettivo di PTC, anche in Italia, d’altronde è proprio quello di sostenere le aziende in maniera concreta per renderle consapevoli dei vantaggi che derivano dall’adozione di nuovi modelli in ottica IoT e digital IT.
Per questo, in Italia, PTC collabora con due Competence Center (il MADE di Milano, sviluppato su iniziativa del Politecnico e il BASE di Bologna, più focalizzato sui Big Data), oltre che essere partner e sponsor del Digital Capability Center di McKinsey a Venezia. PTC continua poi a stringere partnership strategiche a livello globale, come quelle con Rockwell Automation, Microsoft e ANSYS.
Focus sulla tecnologia: Creo, Windchill e Thingworx
Se PTC sta ancora cambiando pelle, la sua tecnologia non resta indietro e si prepara ad un 2020 ricco di novità.
L’attenzione è ovviamente puntata sulla piattaforma Onshape, che in futuro probabilmente creerà sinergie con Creo, che dal canto suo uscirà a marzo 2020 con la versione numero 7.
Grazie all’acquisizione di Frustum nel 2018 si assisterà per la prima volta all’inserimento di un motore di generazione geometrico all’interno di un software CAD. Dal punto di vista della simulazione invece ANSYS AIM sarà inserito in Creo per calcoli più sofisticati e per aggredire una base di utenza più estesa. PTC inoltre spinge l’acceleratore sull’Additive Manufacturing con l’obiettivo di renderlo supportato da Creo e con l’incorporazione quindi di tutta quella serie di funzionalità che oggi il progettista di Additive Manufacturing fa utilizzando simmetrie diverse. C’è poi il tema dell’aumento della produttività e della facilità d’uso con la possibilità di gestire MultiBody all’interno dell’interfaccia CAD.
Anche Windchill, la piattaforma di PTC per la gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM) sarà lanciata con numerose nuove funzionalità integrate di gestione del software e di ingegneria dei sistemi. L’aggiunta di queste tecnologie chiave supporta la completa tracciabilità del prodotto e fornisce agli attori coinvolti nel processo le informazioni essenziali lungo l’intero ciclo di sviluppo del prodotto e della produzione.
Thingworx, la piattaforma di PTC per l’Industrial IoT (IIoT), farà invece sempre più ricorso all’intelligenza artificiale per creare un sistema non più passivo, ma reattivo e che sia in grado di operare in autonomia. Le nuove funzionalità di ThingWorx Industrial IoT (IIoT) includono strumenti che consentono di semplificare la realizzazione e la distribuzione delle soluzioni, con cui le aziende saranno in grado di configurare più rapidamente le loro applicazioni e distribuirle su più siti e aree geografiche. La nuova piattaforma ThingWorx 8.5 disporrà anche di una serie di soluzioni già pronte all’uso, che offrono funzionalità di base pre-configurate per le attività di progettazione, produzione e assistenza. Quest’ultima versione di ThingWorx migliora anche il livello di integrazione con Microsoft Azure IoT e include strumenti aggiuntivi per l’implementazione e il rilascio di soluzioni su scala enterprise.
Infine, per l’area relativa all’AR (Augmented Reality) vista sempre di più come un valore non solo nell’area del service.