Dopo la posa della prima pietra della nuova sede italiana di Milano, realizzata con un investimento di 40 milioni di euro, Siemens apre le porte nuovamente alla propria struttura con l’obiettivo di mostrare il cuore pulsante della tecnologia di un’azienda che nel mondo fattura oltre 83 miliardi di dollari, di cui 2 realizzarti nel nostro Paese. Il colosso tedesco, con questa iniziativa, ha avuto quindi l’obiettivo di mostrare dove nascono le soluzioni, i progetti e i servizi di ultima generazione realizzati dall’azienda, frutto di investimenti annuali complessivi di 5,2 miliardi di euro e dal lavoro di un esercito dell’innovazione composto da quasi 38 mila lavoratori impegnati in ricerca e sviluppo.
Attraverso il tour organizzato stamane, Siemens ha dato accesso ad un cospicuo numero di giornalisti ai propri Open Labs.
Nell’area “Abilitare la fabbrica 4.0” è stata mostrata una demo basata sulla realtà aumentata dove l’operatore, attraverso un tablet può scansionare il macchinario desiderato, potendo accedere ad informazioni in 2D, in 3D o anche mediante video che evidenziano le caratteristiche di funzionamento dello strumento analizzato. Tutto ciò permette di velocizzare le operazioni di diagnostica e manutenzione della macchina stessa.
L’e-Car Lab si occupa invece di auto del futuro, totalmente elettrica. In particolare il laboratorio sta sviluppando una piattaforma cloud-based per la gestione della mobilità elettrica con l’intento di creare un’infrastruttura di ricarica coerente con il paradigma delle Smart Grid. E’ possibile ad esempio configurare l’infrastruttura di ricarica, geolocalizzare le colonnine su mappe aggiornate in real time e acquisire e analizzare i dati di diagnostica delle colonnine intervenendo da remoto; l’E-Car OC gestisce un sistema di allarmistica, la lettura dei contatori all’interno delle colonnine, l’invio di comandi, l’aggiornamento del software e la prenotazione delle colonnine stesse.
È stato poi visitato un laboratorio che si occupa di Internet of Things nel mondo dell’energia, in particolare attivo nella gestione di impianti elettrici di sistemi rinnovabili. Nel settore eolico, ad esempio, vengono realizzati sensori che raccolgono energia da ogni generatore, energia che viene successivamente trasformata da particolari centri specializzati in corrente ad alta tensione. Attraverso il centro operativo di Milano viene monitorato l’intero parco machine eoliche dislocato in tutta Italia, con gli operatori che, attraverso tablet e smartphone, anche da casa, possono intervenire in caso di malfunzionamenti e richiedere interventi in loco.
Lo Smart Bulding Lab ha come obbiettivo quello di realizzare nuovi edifici intelligenti e ristrutturare quelli già esistenti in modo da renderli ad impatto zero sull’ambiente. Attraverso la piattaforma Navigator (operante su cloud) è possibile accedere ai dati di consumo di tutto il building e quindi attivare strategie di risparmio energetico. In questa direzione è stato attivato presso la Fondazione Agnelli un sistema che, in base alla presenza o meno di una o più persone in una determinata area del building, regola i sistemi di condizionamento e luce.
Un altro elemento emerso dallo tour e che caratterizza Siemens riguarda l’idea di sviluppare e sostenere lo smart working: dal 1 gennaio 2018 Siemens è la prima società ad aver firmato un accordo per permettere a 2400 lavoratori di poter lavorare attraverso lo smart working,
“Abbiamo cancellato gli orari del lavoro. Non siamo pazzi, ma diamo fiducia ai nostri lavoratori che possono lavorare dove preferiscono, con la speranza che ciascuno di essi abbia la piena consapevolezza del proprio ruolo e di cosa l’azienda si aspetta. Potremmo controllare anche pesantemente ciascuno di loro ma non otterremmo nessun beneficio. Preferiamo dare fiducia ai nostri collaboratori così come i nostri clienti danno fiducia ai nostri prodotti e servizi” ha spiegato Federico Golla, Presidente e CEO di Siemens Italia