“La rivoluzione tecnologica ha lasciato i confini del laboratorio e sta modificando a ritmo vertiginoso l’industria, le istituzioni e la società”. Oliver Frese, del CdA di Deutsche Messe, ha sintetizzato così l’evoluzione in atto, anticipando che “con la sua ricca vetrina di esempi applicativi, il CeBIT renderà la rivoluzione digitale più tangibile che mai”.
Proprio in quest’ottica, all’appuntamento fieristico in calendario dal 20 al 24 marzo, la robotica sarà ampiamente rappresentata nella cornice del salone. É infatti attesa la presenza di veicoli robotizzati, robot volanti, robot antropomorfi dalle fattezze praticamente umane (il professor Hiroshi Ishiguro dell’Università di Osaka presenterà alle CeBIT Global Conferences il proprio gemello digitale), e ancora sotto forma di chatbot, i veri e propri assistenti virtuali – o robot online – che sembrerebbero addirittura in grado di influenzare le decisioni politiche.
Un intero stand, denominato “Sistemi autonomi connessi” e allestito dall’Accademia tedesca delle scienze tecniche acatech in collaborazione con il Centro di ricerca tedesco per l’intelligenza artificiale (DFKI) e con Deutsche Messe, promette inoltre di essere un’interessante vetrina sui sistemi autonomi e su Internet delle Cose. Uno degli elementi di maggior richiamo dello stand sarà il robot industriale Franka Emika, che è in grado di assemblare una replica di sé in piena autonomia.
La città sempre più intelligente
Un altro tema importante trattato al CeBIT è la città intelligente. Konrad Schneider, CIO della casa automobilistica spagnola SEAT, ha illustrato nel suo keynote la pionieristica strategia di mobilità della città di Barcellona, una delle metropoli di riferimento in tema di connettività urbana. Nell’ambito di intervento della Cooperative Automotive Research Network (CarNet) e della piattaforma aperta di dati sulle infrastrutture della città di Barcellona vengono rilevate elevate quantità di dati, anche sulla densità del traffico – e questo offre opportunità del tutto nuove per la ricerca di soluzioni di smart mobility urbana.
Numerosi espositori si occuperanno delle sfide del trasporto urbano. Presso lo stand del fornitore cinese di insfrastrutture per l’IT ZTE quest’anno i visitatori del CeBIT potranno vedere dal vivo come prende forma una città intelligente. Con Smart City 3.0, ZTE è stato in effetti uno dei primi fornitori IT a sviluppare un modello per la trasformazione digitale di città e municipi. Il sistema attiva un completo processo per sviluppare concetti di città su misura per una specifica regione considerata.
Autisti: un lavoro in via d’estinzione
Sempre nell’ottica di ottimizzare il trasporto urbano, un minibus autonomo delle Poste Svizzere dimostra che i veicoli senza conducente possono essere usati già oggi su strada in mezzo al normale traffico. Al CeBIT due di questi bus saranno utilizzati come “navette intelligenti” per trasportare i visitatori dall’Ingresso West 1 al padiglione 12 attraversando il padiglione 13. Capaci di accogliere a bordo ognuno 11 persone, i due mezzi viaggeranno a una velocità massima di 20 km/h e saranno in grado di riconoscere eventuali ostacoli lungo il percorso grazie alle telecamere e ai sensori di cui sono dotati. A Sion (nel cantone svizzero del Valais) i minibus autonomi delle poste Svizzere hanno già trasportato dallo scorso anno più di 15.000 passeggeri.
Un’idea che piace anche alle Ferrovie Tedesche (DB), intenzionate a investire un miliardo di euro in progetti di digitalizzazione. Secondo un portavoce delle Ferrovie verranno inoltre resi disponibili entro il 2019 ben 100 milioni di euro aggiuntivi per la promozione di altre attività. Al loro stand nell’area delle startup SCALE 11, le Ferrovie Tedesche presenteranno il primo pullman a guida autonoma della Germania, oltre a una rivoluzionaria tecnologia audio che renderà più comprensibili gli annunci nelle stazioni e a molti altri prodotti innovativi ai quali si affiancheranno i loro inventori.