Cresciuta fino a trasformarsi da azienda familiare a leader internazionale nella progettazione e produzione di soluzioni per l’automazione e il controllo dei processi industriali, Gefran ha intrapreso nel 2017 un progetto denominato “Security 360”.
Nato dalla consapevolezza di dover affrontare le nuove minacce nell’area della cybersecurity, quest’ultimo ha portato alla selezione di una soluzione di email security efficace e di rapida implementazione, che permettesse di integrare molti domini di posta, in maniera scalabile, in base alle specifiche esigenze e alla diffusione su scala mondiale di Gefran. In passato erano stati fatti altri tentativi di implementazione con soluzioni corporate, ma con scarsi risultati: anche a fronte della difficoltà di gestire il traffico dati tramite il datacenter italiano si era reso necessario ripiegare su soluzioni locali, di difficile gestione.
Da qui la decisione di Davide Bettera, Direzione ICT Gefran, che, dopo un’attenta analisi di mercato, ha scelto Libra Esva. «Incoraggiati anche dalla disponibilità della trial gratuita di 30 giorni, abbiamo deciso di mettere alla prova la soluzione nella sede in Cina, per evidenziarne da subito eventuali mancanze e limiti dovuti alle forti differenze ed alle sfide che il contesto cinese presenta» ha affermato il manager in una nota ufficiale.
In questo contesto, sono apparse immediatamente armi vincenti la semplice integrabilità con l’ambiente applicativo e di posta, IBM Domino, e la rapidità d’implementazione. Con il supporto e la collaborazione di Digiway, partner Libraesva che ha seguito Gefran, è stato possibile apprezzare l’efficacia e l’efficienza della soluzione scelta.
La fiducia nella soluzione è nata sin dai primi approcci, ma solo dopo test approfonditi la Direzione ICT ha avuto la certezza di aver individuato il prodotto che avrebbe potuto impiegare worldwide.
Immuni dagli attacchi di phishing
«Libra Esva – ha continuato Bettera – oltre a soddisfare a pieno le nostre esigenze nell’identificazione dello spam senza creare preoccupazione per i falsi positivi, ci ha svelato nuove opportunità di prevenzione delle minacce. Ha infatti reso l’azienda praticamente immune agli attacchi di phishing e spear phishing, mediante la URL Sandbox, la Quicksand e la protezione anti-whaling». Queste minacce, spesso chiamate “zero day” proprio per la loro comparsa improvvisa, sono le più temute nei contesti con molti addetti che non sono tutti necessariamente “informatici” o esperti di security.
La possibilità di governare completamente l’installazione locale, allineata con la sua copia in cluster nel cloud, e la possibilità di integrare una seconda installazione nel plant produttivo in Cina, per una maggiore efficacia del sistema, sono stati elementi ulteriori di una decisione che era sempre più razionale e supportata dai dati riscontrati.
L’appliance virtuale di Libraesva ha permesso di coniugare l’utilizzo di un prodotto corporate, gestito dalla sede italiana, con le migliori performance derivanti da una installazione locale: l’abbinamento cercato da tempo e che oggi funziona senza problemi.
Tanto che, oggi, il deployment di Libra Esva è completo a livello di gruppo e non richiede manutenzione se non per tenere la piattaforma aggiornata con le release che periodicamente vengono rilasciate dai laboratori lecchesi per respingere le nuove minacce e mantenere Gefran al sicuro.