Indra ha pubblicato il Report sui Trends dei Trasporti (Rapporto ITT) Smart Roads.
Ne esce un quadro secondo cui la connettività delle infrastrutture con veicoli e viaggiatori attraverso l’Internet of Things, l’uso dei dati come generatore di valore nel futuro della mobilità e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per facilitare l’automazione, contribuiranno a convertire le strade convenzionali in ecosistemi intelligenti, abilitando una gestione del traffico in tempo reale e automatizzata, più sicura, efficiente e sostenibile.
Gli obiettivi principali di questa nuova mobilità sono migliorare l’esperienza del viaggiatore, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e, nel futuro, eliminare completamente gli incidenti stradali.
Si tratta di applicazioni della tecnologia molto importanti in un Paese come l’Italia dove secondo gli ultimi dati ACI circolano oltre 39 milioni di automobili e quasi 7 milioni di moto per un totale di circa 60 milioni di abitanti. Su base nazionale si contano circa 645 auto ogni 1.000 abitanti, un numero tra i più elevati di Europa.
Le tecnologie al servizio del traffico stradale
Indra spiega come Internet of Things (IoT), Big Data e Artificial Intelligence, insieme a tecnologie come 5G e Edge Computing, Blockchain, BIM (Building Information Modeling), droni e Distributed Acoustic Sensing (DAS) rivoluzioneranno il settore del traffico stradale guidandolo verso nuovi modelli di sfruttamento delle infrastrutture.
In questo contesto, le società tecnologiche acquisiscono sempre maggiore importanza diventando partner delle società di trasporto.
Questo nuovo mercato ha un potenziale impatto economico stimato di oltre 30 miliardi di dollari nel 2022, con una particolare importanza dei sistemi avanzati di controllo del traffico e pricing, che daranno risposta alla futura guida elettrica, connessa, collaborativa e autonoma.
Gli esperti di Indra prevedono quindi un futuro in cui sarà possibile accedere con la realtà virtuale a un centro di controllo del traffico, fisico o in cloud, automatizzato e in grado di prevedere e mitigare un ingorgo, guidare un veicolo autonomo hackerato o rispondere in tempo reale prima di un incidente.
Questo incidente può essere rilevato in tempo reale grazie a dispositivi intelligenti e fibra ottica installati sulla strada, con tecnologie come DAS (rilevamento acustico distribuito), DTS (rilevamento termico distribuito) e intelligenza e visione artificiale, e può essere: gestito automaticamente, prendere decisioni come mobilitare droni vicini per una valutazione iniziale, guidare il traffico in previsione di un ingorgo o altre decisioni di segnalazione, avvisi degli utenti, addebito e molto altro ancora.
Verso nuovi scenari intelligenti
Questo nuovo scenario – che abilita il controllo del traffico intelligente, ottimizzato e automatizzato – sarà possibile grazie alle nuove piattaforme IoT in grado di integrare tutti i sistemi di trasporto intelligenti (ITS); Edge Computing, con comunicazioni a bassa latenza tra dispositivi con un crescente livello di intelligenza localizzata; nonché ai sistemi cooperativi di trasporto intelligente C-ITS, che consentono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’infrastruttura.
I big data e gli algoritmi intelligenti incorporati su queste nuove piattaforme saranno in grado di integrare e analizzare i dati forniti da tutti questi sistemi e altre diverse fonti per prevedere il traffico futuro o la probabilità di incidenti fino a due ore in anticipo, contribuendo a mitigare il traffico e altri effetti negativi, come il consumo di carburante e le emissioni di CO2, che possono essere ridotti del 6%. I big data e l’intelligenza artificiale contribuiranno anche a migliorare la gestione delle risorse fino al 50% e la manutenzione preventiva delle infrastrutture stradali, riducendo il rischio di incidenti.
In questo contesto, la sicurezza informatica diventerà più importante per garantire l’integrità delle informazioni inviate e ricevute da un veicolo, evitando attacchi che potrebbero compromettere la sicurezza del sistema.
Veicolo autonomo integrato, mobilità urbana sostenibile
Il Report sottolinea come questo nuovo ecosistema connesso e partecipativo sarà alla base di un’infrastruttura più sicura e della guida autonoma, un altro ottimo modo per sviluppare la mobilità futura.
La strada verso una guida autonoma richiede una pianificazione strategica coordinata con le altre modalità di trasporto attraverso i piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP), che evitano l’aumento dei livelli di traffico e rispondono, ad esempio, alla necessità di spazi speciali per la raccolta e la consegna dei passeggeri.
Per Indra, uno scenario di veicoli con guida autonoma sicura richiede anche un monitoraggio in tempo reale, in modo che sia possibile informare la rete del veicolo e il centro di controllo di comportamenti insoliti o imprevisti, risultato di hacking o malfunzionamento. In questo modo si arricchirà la guida autonoma della rete nel suo insieme evitando situazioni di rischio per la sicurezza stradale, potendo intervenire dal centro di controllo per limitare l’autonomia o prendere il controllo del veicolo.
Di fronte al dibattito sul modello di connettività più appropriato, gli esperti dell’azienda dichiarano nel Report che il futuro potrebbe essere in una soluzione ibrida che garantisca una comunicazione continua e in cui tutti i sistemi potranno dialogare: comunicazioni a corto raggio (ETSI ITS-G5) servirebbero per situazioni specifiche, ad esempio all’interno di tunnel o in prossimità di incidenti, e le comunicazioni basate sulla tecnologia cellulare (4G, LTE e la futura rete 5G) genererebbero informazioni sull’intera infrastruttura con largo anticipo.
Pricing variabile, associato alla riduzione delle emissioni di CO2
Le nuove piattaforme IoT che integrano tutti gli elementi dell’infrastruttura e la convergenza dei classici progetti di Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS, in inglese) con quelli di pricing e pedaggio risponderanno alla sfida di prevedere, canalizzare e ordinare il crescente traffico stradale di passeggeri e merci, soprattutto nelle città, riducendo anche la congestione e l’impatto ambientale.
Pertanto, secondo il Report di Indra, i sistemi intelligenti di pay per use con pedaggi dinamici e prezzi variabili consentono la gestione e l’ottimizzazione del traffico in base alla domanda e promuovono una mobilità più sostenibile, favorendo l’uso di veicoli meno inquinanti. Questi sistemi rappresentano la migliore soluzione per ridurre il traffico stradale.
I portici di pedaggio a flusso libero che consentono ai veicoli di passare senza ridurre la velocità e i sistemi di rilevamento automatico di veicoli e occupanti con intelligenza artificiale consentono di variare la velocità in base al peso, all’indice di inquinamento e all’occupazione di ciascun veicolo, nonché l’uso delle infrastrutture e del traffico su strada. In questo modo contribuiscono alla gestione avanzata della mobilità. La blockchain garantisce la trasparenza delle informazioni nel pagamento e nella distribuzione delle tariffe.
Il Report dimostra la correlazione tra costo ed emissioni di CO2 e spiega che tutti i paesi europei hanno già scelto di addebitare il 100% delle loro rotte ad alta occupazione, con la sola eccezione di Spagna, Francia, Finlandia, Irlanda e Italia. Questa tendenza dei prezzi si consolida anche negli Stati Uniti con l’espansione del modello delle linee gestite ed è prevedibile che raggiungerà le grandi città dei paesi in via di sviluppo con l’aumentare del problema della congestione.