I risultati di una nuova ricerca commissionata da JDA evidenziano che le aziende manifatturiere e i retailer riconoscono un’accresciuta complessità delle proprie supply chain, ma molte fanno ancora affidamento su strumenti superati e processi inefficaci per gestirne in modo completo le criticità. Se da un lato le aziende dimostrano di comprendere appieno sfide e opportunità legate ad una gestione ottimale della supply chain, dall’altro viene evidenziato un profondo divario tra visione e capacità di mettere a punto le azioni necessarie per realizzare una strategia che veda nella supply chain un tassello fondamentale per soddisfare con profitto i clienti, mantenendo competitività. Tuttavia, molte grandi aziende stanno adottando processi e metodi avanzati quale la segmentazione della supply chain.
Strumenti più efficaci
Questo e altri risultati emergono dal JDA Vision 2015 Supply Chain Market Study, un nuovo report realizzato da Talant per JDA Software Group, che ha coinvolto 255 decisori aziendali di retailer e aziende manifatturiere in 17 paesi.
I decisori aziendali intervistati hanno affermato di adottare strumenti e prassi più efficaci per supportare una pianificazione ottimale delle operazioni. Il 58% ha citato “l’integrazione dei processi di Sales and Operations Planning (S&OP)” come priorità strategica per i prossimi 12 mesi, mentre il 46% ha indicato tra le priorità strategiche “migliorare l’agilità dei processi di pianificazione e produzione”.
“Le supply chain di retailer e aziende manifatturiere sono diventate sempre più complesse, spesso distribuite su più aree geografiche, con decine di partner commerciali coinvolti”, ha dichiarato Kevin Iaquinto, Chief Marketing Officer di JDA. “Il nostro report, JDA Vision 2015, dimostra che – nonostante i decisori aziendali riconoscano tale complessità – nei fatti vi è una lenta adozione di pratiche e soluzioni tecnologiche all’avanguardia per gestire le sfide in aree chiave quali pianificazione e programmazione della produzione, pianificazione ed esecuzione della supply chain, gestione della domanda e dei trasporti. Fino a che non vi sarà un utilizzo più capillare di soluzioni tecnologiche avanzate, e non si farà maggiore riferimento a best practice comprovate, le aziende manifatturiere e i retailer continueranno a incontrare difficoltà per l’ottimizzazione completa delle loro supply chain”.
Innovazione necessaria, ma non supportata
Alla domanda in merito alle priorità in tema di gestione delle scorte, le due risposte più frequenti sono state “Migliorare i livelli di servizio” (citata come une delle tre priorità principali dal 93% degli Executive ) e “Allineare le scorte alla domanda” (88%). Tuttavia, alle aziende manca un metodo chiaro per misurare e migliorare l’efficacia in questa area; gli intervistati, infatti, hanno indicato almeno 25 parametri diversi per valutare le performance in ambito di gestione delle scorte. Inoltre, la maggior parte delle aziende non dispone di strumenti tecnologici avanzati e specifici. Il 59% degli intervistati ha indicato “Implementare l’automazione” per gestire le scorte come un’iniziativa chiave per il futuro. I tre principali obiettivi relativi alla pianificazione ed esecuzione della supply chain indicati sono: integrazione di processi S&OP con il processo di pianificazione dell’inventario (indicato dal 100%); miglioramento della produttività degli addetti alla pianificazione tramite una migliore gestione delle eccezioni e una maggiore automazione (indicato dal 93%); razionalizzazione del portafoglio prodotti (indicato dal 90%).
Servono previsioni più accurate
Per soddisfare le esigenze dei consumatori di oggi, attenti al prezzo e orientati all’innovazione, retailer e aziende manifatturiere hanno sostenuto ingenti investimenti per lanciare frequentemente nuovi prodotti e sostenere campagne promozionali più aggressive. Tuttavia, dal sondaggio di JDA emerge che le aziende non dispongono di soluzioni avanzate per prevedere gli effetti di queste costose iniziative. Per il lancio di nuovi prodotti, il 59% delle aziende interpellate non utilizza strumenti predittivi oppure fa affidamento su stime retrospettive sviluppate dai team di vendita e marketing, e solo il 3% dei responsabili intervistati ha indicato che la propria organizzazione utilizza tecnologie a supporto delle metodologie statistiche per prevedere i risultati delle promozioni commerciali.
Quando il trasporto costa troppo
La gestione dei processi di trasporto rappresenta il momento della verità in termini di redditività, eppure, in media, il panel della survey JDA ha riferito che il 33% degli ordini richiede azioni aggiuntive di expediting, riducendo sensibilmente i margini. Un numero sorprendente di aziende non impiega né gli strumenti avanzati né le buone pratiche che possono risolvere questo problema. Solo il 26% delle organizzazioni adotta un modello basato su servizi condivisi per la gestione centralizzata dei trasporti e solo il 46% ha istituito un programma per i vettori. Inoltre, solo il 43% delle società utilizza soluzioni software per ottimizzare la gestione di processi e operazioni nell’ambito dell’organizzazione dei trasporti.