Il lavoro nel settore manifatturiero è molto cambiato negli ultimi anni, sia a causa delle maggiori sfide che queste realtà si trovano a dover affrontare e legate sopratutto alla concorrenza e alla modifica delle esigenze dei consumatori finali (mass personalization), che per le misure di distanziamento predisposte per tutelare gli addetti dai rischi legati al Coronavirus.
Fortunatamente però esiste una soluzione per poter affrontare la situazione: l’introduzione massiva delle nuove tecnologie, capaci di stravolgere ed ottimizzare al meglio i processi interni e favorire il distanziamento.
Lo conferma Hartmut Putz, presidente factory automation EMEA di Mitsubishi Electric: “Solo con l’integrazione orizzontale e verticale dei proccessi, dell’IT con l’OT, le imprese manifatturiere potranno competere in modo efficace nell’attuale contesto di mercato. E’ necessaria infatti l’introduzione in fabbrica di soluzioni di automazione capaci di incrementare le performance aziendali”.
E i risultato lo testimoniano. Sono numerosi infatti gli studi internazionali che evidenziano come l’edge computing, il monitoraggio e il controllo da remoto, ma anche la manutenzione predittiva e i sistemi basati su cloud siano sempre più adottati con vantaggi significativi. A tutto questo si aggiungono i benefici portati dall’intelligenza artificiale e dall’analisi dei dati.
Spalancate inoltre le porte a robot industriali e collaborativi, pensati da una parte per svolgere in maniera più efficiente compiti impossibili per gli esseri umani o troppo ripettivi, e dall’altra per supportare il lavoro degli addetti e “controllare” che il distanziamento sociale avvenga correttamente. Sono state inoltre migliorate le interfacce con queste macchine, ora maggiormente intuitive da settare e capaci di apprendere grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning.
“Introdurre tecnologia nelle fabbriche del settore manifatturiero non basta. E’ necessaria la creazione di una nuova cultura aziendale e formaizone del personale affinche la tecnologia adottata sia realmente utile. Il rischio è quello di acquistare sistemi che non sfruttano il loro pieno potenziale o addirittura non utilizzati. E’ pertanto necessario affidarsi ad esperti del settore per delinere le tecnologie maggiormente adatte a ciascuna azienda ed introdurla in base alle esigenze” ha concluso Hartmut Putz.