Il Regolamento UE N.548/2014 fissa le modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE, con una particolare attenzione per i trasformatori elettrici caratterizzati da una potenza superiore a 1 kVA. Questi apparecchi, infatti, hanno una serie di limiti per le perdite massime a carico e a vuoto, come specificato nell’Allegato I del Regolamento.
È però importante ricordare che tale regolamento non è ancora completamente in vigore, ma prevede due fasi distinte. La prima, obbligatoria da luglio 2015 e valida per i trasformatori attualmente in commercio, è meno restrittiva rispetto ai valori che saranno tassativi per le macchine vendute a partire dal 1° luglio 2021.
I valori fissati dalla direttiva sono disponibili al seguente link.
Attenzione ai contratti
In questa frase di transizione, spiegano i responsabili di Varat, azienda modenese specializzata nella produzione di trasformatori elettrici, “i contratti firmati (così come le gare) devono tenere conto, anche se non esplicitato nelle condizioni contrattuali tra acquirente e fornitore, dell’esistenza del Regolamento”. I trasformatori “acquistati”, “immessi sul mercato” o “messi in servizio” sino al 30/06/2021 dovranno quindi essere pienamente conformi ai valori della “Fase 1” riportata nell’Allegato I del Regolamento.
Dal 1° luglio del 2021, invece, scatta la seconda fase, in base alla quale dovranno essere rispettati i criteri più restrittivi.
Tutti i documenti da fornire
Il Regolamento in vigore ha specificato che, per i trasformatori attualmente immessi sul mercato, la targa contenga, oltre al marchio CE (indicante la conformità al Regolamento stesso) e indicazioni relative al peso dei principali componenti, anche le seguenti informazioni: potenza nominale, perdite a carico e a vuoto, oltre alla potenza elettrica di ogni sistema di raffreddamento necessario per il funzionamento a vuoto. Inoltre, per i trasformatori di potenza medi (con potenza > 3150 kVA) e per quelli grandi, deve essere indicato il valore dell’indice di efficienza di picco e la potenza alla quale essa si manifesta. Nel caso dei trasformatori bitensione, inoltre, deve essere indicata la potenza massima nominale assegnata alla tensione più bassa, conformemente alla tabella I.3 dell’Allegato 1 del Regolamento.
I fabbricanti sono inoltre tenuti a fornire al cliente, anche tramite la pagina web del proprio sito, un’ulteriore serie di informazioni:
- identificazione del modello e codice alfanumerico per poter distinguere il modello da altri modelli prodotti dallo stesso fabbricante;
- dati di targa;
- valore dell’indice di efficienza di picco e la potenza alla quale essa si manifesta (obbligatoria solo per i trasformatori di potenza medi con potenza > 3150 kVA e per quelli grandi);
- per i trasformatori di potenza medi montati su palo, è obbligatoria una targa visibile recante la dicitura «destinati esclusivamente al montaggio su palo».
Si tratta di informazioni che Varat, da tempo, fornisce ai propri clienti. L’azienda modenese, infatti, sviluppa direttamente i propri trasformatori elettrici grazie ad un team di professionisti in possesso di un’esperienza che permette di garantire una qualità che raggiunge livelli particolarmente elevati. I prodotti e i servizi messi a disposizione da Varat si contraddistinguono per l’ampia varietà di soluzioni personalizzate che assicurano funzionalità, efficienza e affidabilità. Tutte caratteristiche ampiamente testate, sia sul campo sia da chi conosce ogni singolo dettaglio dei propri prodotti.
Per questo, oggi Varat è una solida azienda in grado di mettere a disposizione della propria clientela un’ampia serie di trasformatori elettrici contrassegnati da ottime prestazioni e alti livelli di affidabilità. Si tratta di prodotti per i quali vengono eseguite approfondite ricerche con l’obiettivo di individuare soluzioni progettuali e metodologie realizzative in grado di offrire risultati sempre più soddisfacenti, tanto sul piano della qualità quanto su quello della convenienza.