E’ stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge che, oltre a introdurre nuove misure per contrastare l’aumento dei costi dell’energia per imprese e famiglie, interviene a sostegno della riconversione della filiera industriale dell’automotive con un fondo da 1 miliardo di euro all’anno per i prossimi 8 anni.
“Abbiamo approvato un provvedimento per accompagnare il processo di transizione di un settore molto importante sotto l’aspetto manifatturiero, sia per quanto riguarda la produzione diretta che l’indotto”, ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi.
“L’intervento pubblico è importante – ha aggiunto il ministro – ma l’iniziativa da parte privata lo è di più. E quindi questo serve a convincere tutti i soggetti della filiera a investire e affrontare questa sfida con a fianco lo Stato”.
L’automotive sarà più green
Giorgetti ha inoltre annunciato che a breve intende presentare, insieme al ministro della Transizione ecologica, “un decreto incentivi per l’acquisto di auto ecologicamente compatibili, non solo elettriche”, perché nella fase di transizione “dobbiamo considerare anche altre fonti, come l’ibrido”.
Nel decreto è stato inserito anche un fondo per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori, la riconversione dei siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti sul territorio nazionale, importante per la sua strategicità, e che si rivolge agli “investitori non solo stranieri ma già esistenti sul territorio nazionale, che dovranno essere competitivi e offrire componenti fondamentali non solo per l’automotive ma per tantissimi altri strumenti fondamentali”, ha sottolineato Giorgetti.
Contrasto all’aumento dei costi energetici
Per finanziare l’intero pacchetto di interventi sul settore dell’automotive e sui costi legati all’aumento dei costi energetici, il governo ha stanziato complessivamente circa 8 miliardi di euro.
In particolare, con lo stanziamento di 6 miliardi di euro dedicato alle misure per il contrasto al caro bollette vengono rinnovati e ampliati anche per il secondo trimestre dell’anno gli interventi a favore delle filiere produttive come l’annullamento degli oneri di sistema, la riduzione dell’Iva sul gas al 5%, il credito d’imposta delle spese elettriche per le imprese energivore, la restituzione degli extraprofitti da fonti rinnovabili, mentre viene rafforzato il bonus sociale elettrico e gas.
Introdotte anche misure per portare a un livello di riempimento di almeno il 90% le capacità disponibili di stoccaggio, per potenziare in modo strutturale le produzioni di gas sul territorio nazionale, nonché accelerare le installazioni degli impianti delle rinnovabili. Previste inoltre risorse agli enti locali e alle regioni per fronteggiare i rincari delle bollette anche degli ospedali.
Nel decreto è stato infine inserito un pacchetto di norme su bonus edilizi e superbonus al 110%, in cui si prevede sia un rafforzamento delle sanzioni, al fine di evitare un uso distorto dell’incentivo, ma anche un ampliamento fino a tre volte della possibilità di cedere il credito tra istituti vigilati e con la presenza di un codice identificativo.