Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, la Guardia di Finanza ha arrestato Luca Massaro, 46 anni, di Vinovo, ex amministratore delegato della società di robotica e automazione Yaskawa Italia, e l’ex direttore generale, Filippo Ferro, 63 anni.
I due ex-manager sono accusati di fatturazioni inesistenti, autoriciclaggio e infedeltà patrimoniale. I reati sarebbero stati commessi tra il 2014 e il 2016 e sono stati denunciati dai nuovi amministratori della società, che hanno scoperto una serie di anomalie nei conteggi delle spese, oltre a una serie di rapporti non chiari con alcuni fornitori.
Sembra, infatti, che i due arrestati pagassero significativi importi a fronte di lavori mai eseguiti e forniture non completate per Yaskawa Italia. A questo si aggiungerebbe anche una rete di imprese “fantasma”, ovvero realtà inesistenti alle quali venivano versati soldi che, in realtà, finivano nelle disponibilità di Massaro e Ferro.
Le accuse riportate da La Stampa sono molto gravi, poiché dall’inchiesta “Bella vita”, scaturita dalle accuse degli attuali manager di Yaskawa Italia, risulterebbero sottrazioni indebite per 7 milioni di euro. Altri sei personaggi sono indagati a piede libero e nei loro confronti sono state eseguite perquisizioni“.
Il quotidiano Torino Today, citando fonti investigative, specifica che “i consistenti flussi di denaro confluiti nella disponibilità degli arrestati venivano principalmente reinvestiti in società immobiliari e in un ristorante (un lounge bar del quadrilatero di Torino), nonché nell’acquisto a titolo personale di immobili a Rivoli e nella centralissima via Roma del capoluogo piemontese, assicurando agli indagati un elevato tenore di vita, come testimoniato dalle vacanze effettuate a Dubai, Zanzibar, Miami e alle Maldive.“