Insieme per fare sistema, per creare dibattito, formare, e crescere l’uno col supporto dell’altro.
Nasce con questo intento il nuovo Comitato Tecnico Scientifico, presentato dallo Smart Metering Group, che all’interno della fondazione ANIE si occupa di promuovere le tecnologie statiche di misura, divulgandone gli aspetti tecnico – scientifici e quelli operativi e normativi.
Il nuovo Comitato nasce sul presupposto che oggi la concezione della rete è profondamente cambiata, con un utente finale che pretende di agire in maniera sempre più informata e consapevole.
Se si pensa che oggi in Italia sono installati più di 70 milioni di contatori e che nei prossimi anni ne saranno sostituiti circa 39 milioni l’opportunità per gli operatori del settore sono infinite, anche per abilitare nuovi modelli come quelli della Smart City e, in senso più ampio, della Smart Community.
“Il fine del Comitato Tecnico Scientifico – esordisce Vincenzo Quintani, a capo dello Smart Metering Group – è quello di mettere a disposizione di tutti gli stakeholders il massimo livello informativo”.
“Vogliamo occuparci di tutte le tecnologie di misura degli apparati di rete – prosegue il professor Furio Cascetta, coordinatore di CSI -. Partendo dal presupposto che lo Smart Metering (declinato nelle tipiche filiere acqua, gas, elettricità e calore) più che una tecnologia è una vera e propria filosofia: un approccio alla misura e alla connettività (trasmissione a distanza del dato di consumo d’utenza) di tipo moderno, basato sull’innovazione tecnologica e sul progresso della ricerca in campo meteorologico”.
Il CSI è costituito dalle Istituzioni che a vario titolo svolgono un ruolo e una funzione nella cosiddetta filiera della misurazione: il mondo della ricerca e della metodologia scientifica (Università, INRIM), il mondo della normazione (UNI, CEI, CIG), il mondo della metrologia legale (MISE, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, UnionCamere), il mondo della certificazione (Accredia), il mondo della regolazione (ARERA) e il mondo dell’Associazionismo (CSI/ANIE) delle imprese (Costruttori Metrici).
Questi soggetti sono stati riuniti per discutere e confrontarsi, ciascuno con la sua expertise, in un clima sereno basandosi sulla convinzione che il progresso è inarrestabile e che occorre lavorare per ridurre il tempo esistente tra la nascita di una nuova tecnologia dirompente e la sua completa accettazione e accoglienza, nonché la sua normazione, dal momento che “spesso l’innovazione tecnologica va più veloce della metodologia legale”, come ammette Giuseppe Capuano del MISE.
Ma scendiamo più nel dettaglio della tecnologia.
Nel settore dei contatori d’utenza l’innovazione si concretizza attraverso l’affermazione delle tecniche di misura statiche e della natura digitale del misuratore stesso. Un contatore intelligente moderno è di tipo elettronico, nativo digitale. E’ risaputo che le migliori prestazioni di misura (e soprattutto il loro mantenimento nel tempo, la cosiddetta stabilità) si ottengono oggi con l’utilizzo delle tecnologie statiche. Un misuratore senza parti in movimento è intrinsecamente più performante (maggiore accuratezza), sia nel breve che nel lungo periodo. Il principio di misura statico di per sé riduce fortemente (se non annulla del tutto) il decadimento prestazionale nel tempo, in quanto non subisce gli effetti del tempo. Si può così affermare che un misuratore statico non “invecchia” e mantiene inalterate nel tempo le sue performances.
I contatore elettronici statici sono realmente “smart” e si contrappongono ai tradizionali contatori meccanici, dinamici (con parti in movimento) che per loro natura sono analogici, soggetti ad usura e a decadimento prestazionale. Un contatore meccanico di tipo dinamico, anche se utilizza l’elettronica nel componente relativo alla registrazione del dato e alla trasmissione a distanza dello stesso, non potrebbe neanche fregiarsi dell’attributo smart, quanto piuttosto potrebbe essere definito un contatore ibrido (principio di misura meccanico/dinamico integrato con un nodulo elettronico di comunicazione).
Il progresso e l’innovazione, come spesso accade, determinano una vera e propria supremazia tecnologica dell’ultima generazione (contatori elettronici statici) rispetto alla precedente (contatori meccanici dinamici). E come tutte le novità, anche i contatori elettronici smart hanno bisogno di un adeguato sostegno, sia per diffondere e divulgare l’innovazione, sia per fornire quel necessario supporto tecnico e conoscitivo che ne consente l’accettazione e l’apprezzamento da parte del mercato, che deve riconoscerne i vantaggi.
Il CTS è quindi una sorta di agorà dove tutti i partecipanti possono portare la loro cultura e professionalità. E dall’incontro delle esperienze dei singoli addetti ai lavori è possibile favorire la cultura e la civiltà della misura, contribuendo alla crescita dell’intero Sistema Paese.
La cultura e il rispetto della misura, inoltre, rendono disponibili e alla portata di tutti i benefici delle cosiddette best available technologies (BAT), contemplando le esigenze dei consumatori (tutela della fede pubblica) e contribuendo allo sviluppo industriale e alla modernizzazione del comparto metrico.