Anche se mancano ancora poco meno di sei mesi dall’apertura delle porte di SPS 2019, il più importane evento fieristico dedicato al mondo dell’automazione e dell’industria 4.0, si respira già molto fermento attorno a questa manifestazione. La fiera infatti, che lo scorso anno ha superato i 35 mila visitatori e 808 espositori, punta a crescere ulteriormente ed arricchirsi di nuove iniziative.
A confermarlo è Donald Wich, amministratore delegato Italia di Messe FrankFurt, prima azienda fieristica al mondo grazie a 150 fiere annuali tra cui appunto SPS:
“Per questa nona edizione ci aspettiamo un’ulteriore aumento di visitatori ed espositori, dopo che negli anni la manifestazione ha triplicato i suoi risultati iniziali. Dal 28 al 30 maggio nei sei padiglioni della Fiera di Parma, imprese di tutto il mondo faranno toccare con mano ai visitatori le tecnologie per l’automazione e le soluzioni software per la digitalizzazione delle fabbriche. Nel nuovo distretto 4.0 invece saranno proposte demo di automazione avanzata, robotica e meccatronica.”
Focus centrale di SPS 2019 sarà il tema della formazione e delle competenze. Ampio spazio sarà dato a istituti tecnici e università con cui si vogliono creare tavoli di lavoro per riuscire a colmare un gap tra domanda ed offerta che rischia di espandersi sempre di più.
“Se le tecnologie possono essere comprate, le competenze bisogna coltivarle” ha spiegato Donald Wich.
Sono infatti centinaia di migliaia le posizioni vacanti, con imprese di tutti i settori in cerca di specialisti nel digitale che però scuole e università faticano a sfornare. Al fine di sopperire a questo limite, diverse le imprese o associazioni hanno intrapreso iniziative a riguardo. Ad esempio AIdAM. l’associazione italiana di automazione meccatronica, darà attestati a quei professori che, in occasione di SPS, seguiranno i corsi messi a disposizione sulle ultime tendenze tecnologiche.
Uomo vs macchina?
Ospite d’eccezione sarà ancora una volta TeoTronico, il pianista robot che con i suoi concerti ha girato il mondo, ed oggi arricchito di intelligenza artificiale, tanto da permettergli di parlare ed interagire. In una sfida con il pianista umano Roberto Prosseda ha dimostrato la sua elevata efficienza di esecuzione, ma uno scarso livello di “passione”, cosa inversa per Prosseda. Solo la combinazione delle abilità dei pianisti ha permesso di intonare una musica sublime, a dimostrazione di come l’accoppiata uomo-robot sia necessaria per ottenere performance migliori.