È stato pubblicato il decreto di approvazione della Guida operativa per promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi. Il documento, firmato dal Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con la Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, era atteso da maggio dello scorso anno.
La Guida, redatta dal GSE in collaborazione con ENEA e RSE, riporta le informazioni utili per la predisposizione e la presentazione delle richieste di accesso agli incentivi nonché indicazioni sulle potenzialità di risparmio energetico derivanti dalla applicazione delle migliori tecnologie disponibili nei principali settori produttivi. Il decreto aggiorna, inoltre, la tabella recante le tipologie progettuali ammissibili al meccanismo dei Certificati Bianchi.
Un documento da 140 pagine
La guida operativa, che si articola in oltre 140 pagine, propone una serie di chiarimenti operativi per la presentazione dei progetti. A questo si aggiungono le guide settoriali specifiche per i singoli ambiti industriali.
In particolare è interessante sottolineare la definizione di “consumo di baseline”, ovvero il “consumo di energia primaria del sistema tecnologico assunto come punto di riferimento ai fini del calcolo dei risparmi energetici addizionali per i quali sono riconosciuti i Certificati Bianchi. Il consumo di baseline è pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza energetica, fermo restando quanto previsto all’art. 6, comma 6. Nel caso di nuovi impianti, edifici o siti comunque denominati per i quali non esistono valori di consumi energetici antecedenti all’intervento, il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento”.
Per quanto sopra, ai fini del calcolo dei risparmi, nel caso di nuova installazione, è necessario riferirsi al consumo di riferimento, ovvero al “consumo di energia primaria del progetto di riferimento, cioè il consumo che, in relazione al progetto proposto, è attribuibile all’intervento, o l’insieme di interventi, realizzati con i sistemi o con le tecnologie che, alla data di presentazione del progetto costituiscono l’offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o lo standard minimo fissato dalla normativa”. In caso di sostituzione, è necessario riferirsi al consumo ante intervento. Si precisa che, in entrambe le condizioni, un progetto di efficienza energetica ammissibile al meccanismo dei certificati bianchi deve generare un “risparmio energetico addizionale” inteso come “la differenza, in termini di energia primaria (espressa in TEP) , fra il consumo di baseline e il consumo energetico conseguente alla realizzazione di un progetto. Tale risparmio è determinato, con riferimento al medesimo servizio reso, assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico”.
Pertanto, in fase di presentazione di un progetto, risulta fondamentale individuare le variabili che influiscono sul consumo energetico al fine di garantire il confronto a parità di servizio reso.
In particolare le Guide operative riguardano i seguenti settori:
· produzione di piastrelle ceramiche
· produzione di vetro e prodotti in vetro
· produzione di articoli in materiale plastico
· produzione della carta
· impianti di produzione di energia termica e frigorifera
· servizio idrico integrato .
A questi link è possibile scaricare gratuitamente la versione integrale e in formato pdf dei seguenti documenti:
Guida operativa Certificati Bianchi
Tabella delle tipologie di interventi
Schema DD Certificati Bianchi Guida Operativa