Ottimizzare la produzione dei piccoli e medi lotti abbattendo i costi: è questo l’obiettivo che Ivano Corsini, CEO di 3D4MEC e padre della stampante 3D4STEEL, si è posto nell’elaborazione del metodo CorSystem. L’azienda, infatti, non si limita a vendere stampanti, ma realizza un vero e proprio percorso di integrazione della stampa additiva in polvere di acciaio nel processo produttivo, in quattro fasi:
- Individuazione del particolare – o del progetto – da realizzare.
- Ottimizzazione del particolare o progetto
- Personalizzazione e specializzazione del sistema
- Produzione con affiancamento in fase di startup
“In tutte le sue declinazioni, l’acciaio è sicuramente il metallo più versatile, più economico e più reperibile presente sul mercato. Di conseguenza abbiamo posto particolare attenzione allo sviluppo di stampanti 3D specializzate nell’uso degli acciai, permettendo così comodità e praticità di produzione.”
La stampante 3D4STEEL utilizza la tecnologia SLM, ovvero il sistema di fusione diretta della polvere attraverso un fascio laser.
I test hanno dimostrato che il metodo 3D4STEEL garantisce il minor costo per singolo prezzo e allo stesso tempo la maggior resistenza meccanica del componente stampato: non occorre più preoccuparsi più che il prototipo si sbricioli appena è sottoposto a qualche stress
dinamico. I componenti escono dalla stampante 3D4STEEL con una densità pari al 99%.
Tutte le stampanti 3D4STEEL sono completamente personalizzate con le caratteristiche e gli optional adeguati alle esigenze di ciascun cliente. Fattore comune di ogni stampante è solo l’uso di una singola testa laser, da 300 W a 500 W. È proprio questo che consente di garantire una densità strutturale pari o superiore al 99% (simile a quella di una forgiatura) senza penalizzare la velocità di stampa, che rimane al di sotto dei 5 secondi a layer. Ciò implica un limite alle dimensioni di stampa, ma è anche l’unico modo per ottenere tali standard di qualità.
Non solo: 3D4STEEL è l’unica stampante presente sul mercato che processare tutte le polveri di acciaio non reattive (oltre 150 tipologie: per mettere sempre la sicurezza dell’operatore al primo posto) lasciando al cliente la massima libertà di scelta riguardo al materiale da utilizzare e il fornitore da cui approvvigionarsi. Molti vendor, infatti, scoraggiano tale pratica applicando blocchi software, hardware o di garanzia alle proprie stampanti. La differenza nel costo delle polveri – già di per sé piuttosto dispendiose – può tradursi in un risparmio superiore al 50% sul costo dei materiali.
Priorità a sicurezza e sostenibilità
La stampante è dotata di un sistema di riciclo e filtraggio delle polveri interno, che permette di riciclare fino al 99% della polvere messa in circolo durante il processo di stampa. Ciò riduce al minimo l’esposizione alle polveri sottili e i tempi di attrezzaggio della stampante.
3D4STEEL consegna la macchina con le relative certificazioni CE e ATEX. Per accertarsi che gli operatori non corrano alcun rischio nel maneggiare i rifiuti, l’intero processo di smaltimento e cambio filtri è stato certificato, ottenendo la classificazione di rifiuto speciale non pericoloso. Ogni azienda può quindi gettare il filtro esausto direttamente nel contenitore dei metalli, riducendo anche i costi di gestione totale del macchinario.
Report personalizzato
A tutti i potenziali clienti interessati a capire come integrare nel migliore dei modi una stampante 3D4STEEL nel flusso produttivo, l’azienda fornisce una prima analisi gratuita sui componenti meccanici. Un esperto 3D4STEEL analizza la situazione produttiva del cliente, fornendo un report personalizzato che include:
- I 5 punti da seguire per avere il pezzo prodotto in stampa 3D in maniera corretta
- Un resoconto sui costi e sui tempi di produzione dei suoi componenti meccanici
- Una mini guida su come risparmiare sulle post lavorazioni necessarie per avere il pezzo finito
- La checklist per identificare facilmente i pezzi ed i progetti idonei per la stampa 3D di metalli
Inoltre, da oggi è possibile acquistare online il libro CorSystem, che spiega il metodo ideato da Corsini per velocizzare la produzione meccanica con la stampa 3D, abbattendo i costi.