Con 165 milioni di euro prende il via il piano di riconversione e riqualificazione produttiva dell’area di crisi industriale del territorio di Torino, che ha tra i principali obiettivi strategici il rilancio delle filiere dell’automotive e dell’aerospazio.
E’ quanto prevede l’Accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo economico, Regione Piemonte, Comune di Torino, Anpal, Ice e Invitalia, approvato dal ministro Giancarlo Giorgetti.
“È la dimostrazione che il governo non fa mancare il suo supporto per la ripresa economica ed è attento a tutte le misure necessarie per una piena applicazione del PNRR”, dichiara il ministro Giorgetti che aggiunge: “Continueremo a fare la nostra parte, collaborando con tutte le parti, affinché questa rinascita del Paese diventi una realtà e non sia solo una bella frase”.
Due Hub per il rilancio di Torino
Gli investimenti sono finalizzati a rilanciare l’area di crisi industriale del territorio di Torino attraverso la creazione di due Hub di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nei settori automotive e aerospazio.
Il centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per l’automotive e la mobilità sostenibile sarà realizzato nel distretto produttivo di Mirafiori, dove verranno avviate attività in sinergia con il Centro di Competenza Manufacturing 4.0, mentre il centro per l’aerospazio sarà realizzato nell’area torinese di Corso Marche, nelle vicinanze di alcune delle sedi delle principali aziende leader nel settore: Leonardo e Thales.
Prevista inoltre l’attivazione di contratti di sviluppo e accordi di innovazione per sostenere investimenti produttivi nella filiera della componentistica automotive e dell’aerospazio, ma anche la trasformazione digitale e green della componentistica che potrà contare sui 50 milioni di euro destinati alle agevolazioni previste dalla legge 181/89 sulla riconversione e riqualificazione delle aree di crisi industriale.
L’obiettivo è incentivare le attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese che puntano a realizzare produzioni ad alto valore tecnologico e di interesse per il mercato, nonché a favorire l’occupazione anche attraverso il reimpiego dei lavoratori dell’area di crisi.
Al tal proposito, verranno avviati sia piani per la riqualificazione delle competenze dei lavoratori sia programmi specifici dedicati alla formazione di studenti, laureandi, professionisti e tecnici.
Per monitorare l’attuazione degli interventi previsti nell’Accordo di programma è stato costituito un gruppo di coordinamento e controllo presso il Ministero dello Sviluppo economico.