Leuze, fornitore di sensori di commutazione e di misura, sistemi di identificazione, soluzioni per la trasmissione dati e l’elaborazione di immagini e componenti, formazione, servizi e soluzioni di sicurezza in ambito produttivo, si appresta a chiudere un buon 2021 pur nell’incertezza di un evento pandemico non ancora terminato.
“Non c’è dubbio che Leuze nel 2020 abbia subito il contraccolpo della pandemia e del lockdown, ma l’ha subito in modo significativamente minore rispetto alla contrazione generale del mercato. In quel periodo siamo oltretutto riusciti a guadagnare qualche posizione nella classifica dei detentori di quote di mercato. Questo è accaduto grazie alla nostra organizzazione, grazie alla capacità di mantenere attive ed efficienti tutte le procedure anche da remoto e grazie all’avanguardia tecnologica della nostra offerta”, afferma Antonio Belletti, Amministratore Delegato di Leuze Italia, riconoscente del fatto che tutti i componenti dell’azienda si sono impegnati per mantenere e, se possibile, aumentare la preminenza sul mercato.
“Il 2021, forti della nostra tenuta nell’annus horribilis, siamo partiti subito di gran carriera sostenuti anche da Leuze Global che grazie ad una rinnovata strategia di affiancamento delle local companies ci ha permesso di proporre al mercato non soltanto innovazioni di prodotto ma anche soluzioni che i system integrator possono, insieme alla nostra esperienza applicativa, adottare per i clienti finali. I settori che hanno fatto da motore trainante per Leuze Italia sono stati la sicurezza e la sensoristica di fine linea”, continua Antonio Belletti.
Nel 2021 Leuze ha registrato un vivo interesse del mercato per la sua sensoristica digitale e la sicurezza a bordo macchina.
“Abbiamo avviato un approccio di mercato innovativo nel corso di quest’anno. Sulla base dei nostri prodotti sviluppiamo ora delle soluzioni integrate che offrono al cliente finale non soltanto la qualità della singola componente ma la coerenza ingegneristica di una soluzione adeguata ai singoli casi applicativi. I nostri interlocutori principali sono ovviamente i tanti system integrator che da quest’anno possono contare anche sull’esperienza dei nostri tecnici ed ingegneri specialisti”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Leuze Italia.
Lo sviluppo di progetti con l’aiuto di tecnici specializzati contribuisce a migliorare l’offerta degli integratori di sistemi e a dotare la clientela finale di soluzioni su misura.
Il 2021 che si sta chiudendo, rappresenta per Leuze un punto particolarmente alto che Antonio Belletti intende assolutamente replicare nel 2022.
“L’intero Gruppo Leuze si è trasformato ed ha rafforzato le sue posizioni. Per citare qualche accadimento dell’anno è stata completata la transizione verso SAP ed è stata acquisita un’impresa in Repubblica Ceca che si occupa di «solution engineering» a livello globale. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti anche in situazioni particolari come l’attuale crisi dovuta al «chip shortage». La critica situazione è generale ma crediamo che il dialogo e la vicinanza alla clientela possa aiutare. Insieme alla clientela cerchiamo la migliore soluzione possibile”.
La crescita del business in Italia è stata soddisfacente e molto si deve a prodotti e soluzioni come la sensoristica per il mondo del packaging, specificamente delle etichette, GSX e i sensori di contrasto adattativo DRT 25.
Per l’Amministratore Delegato di Leuze, Antonio Belletti, il 2022 si svilupperà sulla falsariga dell’anno che sta per chiudersi e conclude affermando: “Registriamo un andamento sostenuto della domanda e ovviamente dobbiamo adoperarci per mantenerla costante su questi livelli. Puntiamo molto sul completamento della nostra offerta attraverso le soluzioni e proprio per questo abbiamo in animo investimenti in risorse aggiuntive. I settori che ne beneficeranno sono l’intralogistica, il packaging, il manifatturiero con una particolare attenzione all’automotive. L’intralogistica in particolare vive uno sviluppo davvero intenso, in parte dovuto anche alla pandemia. La crisi sanitaria ha modificato le dinamiche di acquisto finale in quel mercato e proprio quel settore si deve ulteriormente attrezzare per rispondere alle esigenze del «subito, a costi bassi e ad alta qualità»”.