L’intelligenza artificiale e la fabbrica predittiva sono la maniera migliore per rilanciare la produzione industriale italiana. Ne è convinta Giulia Baccarin (nella foto in alto), ceo di Mipu, intervenuta nel corso del convegno “L’industria che verrà. Dall’AI al 3D, automazione e fattore umano”, che si è tenuto a Brescia nell’ambito dell’evento “Aspettando il Festival del Futuro”.
Come sottolineato in questa occasione da Baccarin: «Malgrado un’adozione tecnologica allineata a quella di altri Paesi, l’Italia mantiene da venticinque anni lo stesso livello di produttività. Cosa non funziona? Gli investimenti in tecnologia hanno interessato prevalentemente l’area amministrativa e di vendita, mentre le fabbriche sono troppo simili a quello che erano un tempo. Realizzare una fabbrica predittiva oggi non solo è accessibile, ma anche la sola via per aumentare rapidamente la produttività del nostro sistema industriale».
Mipu è un’azienda in prima fila in materia di intelligenza artificiale industriale, che mira a creare la fabbrica predittiva, un ambiente dove è possibile conoscere con mesi di anticipo cosa avverrà in termini di produzione, manutenzione, energia e qualità. Ciò consente all’imprenditore di organizzare al meglio le risorse materiali, umane e finanziarie in maniera da essere più efficiente e sostenibile.
Ancora secondo Baccarin: «L’intelligenza artificiale e la fabbrica predittiva sono la maniera migliore per rilanciare la produzione industriale senza grossi investimenti hardware e senza dover aspettare infrastrutture che mancano da troppo tempo. L’immissione di tecnologia fine a sé stessa non basta, occorre indirizzare l’investimento in azienda nel migliore dei modi».
Sull’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, Baccarin ha sottolineato come «in Mipu l’età media è inferiore ai trent’anni, ma in generale esiste un gap importante tra la domanda e la disponibilità di personale con competenze tecnico-scientifiche. Una possibile soluzione è quella del re-skilling del personale, ed è in tale ottica che Mipu ha costruito tre anni fa un software che consente di costruire intelligenze artificiali industriali, anche senza scrivere codice. In questo modo, chi lavora da tempo in azienda ha l’opportunità di entrare nel mondo dell’intelligenza artificiale portando la propria esperienza».