La norma sugli extraprofitti si applica sugli impianti FER con potenza superiore a 20 KW e prevede il recupero da parte del GSE (Gestore Servizi Energetici) degli extraprofitti per l’energia immessa in rete nel periodo 1° febbraio-31 dicembre 2022, poi prorogato al 30 giugno 2023. Da qualche settimana lo stesso GSE sta inviando la richiesta a migliaia di imprese per la restituzione di somme che variano da alcune migliaia a decine di migliaia di euro con un forte impatto sui costi e la liquidità delle imprese.
In tema di extraprofitti da vendita dell’energia, secondo il Presidente di Cna Lombardia, Giovanni Bozzini (in foto), il Paese si trova già in un paradosso.
Come spiegato dallo stesso Bozzini: «Le imprese non hanno la memoria corta. Ci ricordiamo bene delle difficoltà del Governo Draghi nel recuperare 10 miliardi di gettito dal prelievo, sacrosanto, dagli extraprofitti e dalle speculazioni in corso nel mercato dell’energia. Sul tema è stato fatto un decimo di quello che si poteva fare e recuperare. Ora però alle imprese più piccole che hanno installato impianti per autoconsumo da fonti rinnovabili arrivano lettere del GSE per recuperare gli ‘extraprofitti’ che avrebbero realizzato con la cessione dell’energia eccedente alla rete».
Come ulteriormente sottolineato da Stefano Binda, Segretario Regionale: «Si punisce così il comportamento virtuoso di chi ha installato impianti per l’autoconsumo da fonti rinnovabili e si continua a transigere sul comportamento speculativo di molti big dell’energia i cui extra profitti sono rimasti largamente non tassati. Da tempo il nostro Presidente Bozzini, a nome dei 35 mila soci lombardi, ha chiesto di fare luce sulle dinamiche e sulle cause della enorme speculazione che si è realizzata sul mercato per effetto dei rincari dell’energia, che questa estate erano arrivati nel biennio al 1200% per l’energia elettrica e al 2700% per il gas».
Come concluso dal Presidente Bozzini: «Dopo le rassicurazioni del Governo Draghi e le moltissime parole dei partiti in campagna elettorale, crediamo sia giunta l’ora dei fatti».