Grandi novità dal Gruppo Fedrigoni, operatore globale di riferimento nella produzione di carte speciali ad alto valore aggiunto per il packaging di lusso e altre applicazioni creative, di etichette premium e materiali autoadesivi, che ha siglato due accordi strategici con due realtà che facevano parte del Gruppo Arjowiggins. La prima operazione mira a consolidare la presenza di Fedrigoni nel mercato asiatico, la seconda è un ulteriore passo avanti nel rafforzamento di competenze di ricerca, sviluppo e innovazione nel campo RFID, printed electronics e nella ricerca avanzata su supporti di carta. Ma scopriamo insieme i dettagli.
Fedrigoni approda nel mercato cinese
Come alticipato, il primo accordo strategico è una partnership industriale con un produttore specializzato in carte traslucide a Quzhou, nella provincia di Zhejiang, in Cina. Nell’ambito dell’intesa, Fedrigoni ha concesso un prestito al veicolo costituito da due ex dirigenti di Arjowiggins per l’acquisizione, in cambio di un’opzione di acquisto che dà a Fedrigoni la possibilità di rilevare l’azienda nel lungo termine.Il produttore di carte speciale a Quzhou è un attore di riferimento a livello mondiale nella realizzazione e distribuzione di carte traslucide (vendute con i marchi Gateway, Idem e Sylvicta) per applicazioni quali design industriale, soluzioni grafiche, elettronica da consumo, packaging per prodotti alimentari e di lusso. Fedrigoni rafforza così la sua presenza nel mercato asiatico, dove il Gruppo ha già un’ampia rete di distribuzione in Cina, Hong Kong, Filippine, Indonesia e Bangladesh, 11 magazzini e un impianto produttivo di materiali autoadesivi a Hefei. Oggi lo stabilimento produttivo di Quzhou conta 130 dipendenti e produce ogni anno circa 7.000 tonnellate di carte traslucide. Oltre a rafforzarne la presenza geografica in Asia, quest’operazione porterà il gruppo – grazie alle nuove competenze di produzione acquisite – ad ampliare ulteriormente il portafoglio prodotti nel segmento delle carte traslucide, che hanno il potenziale di sostituire sempre più la plastica negli imballaggi con una soluzione monomateriale completamente riciclabile grazie al (premiato) brand Sylvicta. L’innovazione di prodotto legata alla transizione dalla plastica alla carta è una delle maggiori aree di investimento per Fedrigoni e un pilastro fondamentale della sua strategia ESG e della roadmap verso il 2030.
L’accordo francese nel campo RFID
Il secondo accordo riguarda invece l’acquisizione del Centro di Ricerca e Sviluppo di Grenoble (Francia), che consentirà a Fedrigoni di accelerare la propria roadmap di innovazione di prodotto nel campo dell’RFID, del printed electronics e della ricerca avanzata su supporti di carta. Tale acquisizione – che include i dipendenti, i macchinari, i brevetti e i brand incluso il marchio Powercoat – accelererà, le capacità di Fedrigoni nel testare e prototipare soluzioni RFID, di printed electronics e di ricerca avanzata su supporti a base carta. Gli ambiti di applicazioni sono innumerevoli sia nel mercato delle etichette autoadesive che in quello del packaging di lusso: dalle soluzioni per tutelare i marchi dalla contraffazione, alla tracciabilità dei prodotti e delle merci anche a fini di sostenibilità (ad esempio, per il monitoraggio delle emissioni di CO2 legate ai trasporti), fino alla capacità di offrire ai consumatori un’esperienza esclusiva e personalizzata con il prodotto e il packaging attraverso interazioni digitali. Grazie a questa operazione il gruppo rafforzerà inoltre la propria capacità di innovazione nel campo dei materiali a base cellulosica, beneficiando delle relazioni con l’ecosistema esistente, in particolare nell’area di Grenoble, con realtà quali l’International Paper Engineering School Grenoble INP – PAGORA e il Pulp and Paper Research & Technical Centre (CTP).
Fedrigoni nel mondo
Fedrigoni – nonostante la situazione di instabilità mondiale e di volatilità geopolitica – continua, dunque, il suo percorso di espansione strategica per consolidare la posizione di player globale nelle carte speciali dopo le recenti acquisizioni di Guarro Casas in Spagna (già parte del Gruppo Arjowiggins) e di Papeterie Zuber Rieder in Francia e dopo la partnership con Mohawk negli Stati Uniti.