Per i progettisti, l’impiego del Cloud è sempre più un imperativo. Alla luce di questa evoluzione, gli strumenti basati su cloud di Autodesk, tra cui A360 e Fusion 360, permettono di lavorare in modo completamente nuovo e reinventare l’esperienza di progettazione e collaborazione.
La principale innovazione, disponibile dalle prossime settimane, e presentata nel corso dell’Autodesk University è A360 Team. Una piattaforma nata dalla considerazione che gli attuali strumenti di collaborazione non soddisfano più i progettisti e gli ingegneri. Progettisti che desiderano collaborare e condividere le informazioni in modo totalmente diverso. File di modelli 3D di grandissime dimensioni, dati che richiedono una visualizzazione fedele e precisa e la visualizzazione 3D sono alcune delle esigenze avanzate dai clienti Autodesk. L’utilizzo di email o strumenti tradizionali per la gestione del progetto, infatti, non sono più affidabili e portano a una diminuzione della produttività.
Nato per il cloud
Per rispondere proprio a queste esigenze, Autodesk ha progettato A360, il primo strumento cloud per la collaborazione specifico per i progettisti e gli ingegneri. A360 Team è uno strumento moderno per lavorare insieme che elimina la comunicazione a silos, permette ai team di collaborare in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo e mette in secondo piano la gestione dei dati, rendendola praticamente invisibile agli utenti.
“La realtà è che i progetti, indipendentemente da ciò che si sta ideando e realizzando, vengono fatti in team”, ha commentato Amar Hanspal, senior vice president of Information Modeling and Platform Products di Autodesk. “Nessuno lavora sui progetti da solo. A360 connette i membri di un team in modo estremamente semplice e naturale.”
Connettere progetti, persone e dati
Il futuro della collaborazione con A360, secondo Autodesk, si basa su tre principi: semplicità, invisibilità e piattaforma integrata. A360, in particolare, elimina la complessità nella creazione dei team, nella loro gestione e nel lavorare insieme su un progetto. I membri di un team possono focalizzarsi sulle attività più importanti invece che perdere tempo sul cercare di capirci qualcosa tra i diversi formati e versioni dei file. I team hanno la sicurezza di accedere alle giuste informazioni, nel formato corretto e nel momento appropriato. Il tutto nel rispetto del concetto di invisibilità: quando i team lavorano insieme su un progetto, devono concentrarsi su ciò che stanno facendo. A360 elimina qualsiasi distrazione, facendo in modo che le attività più noiose, come ad esempio il controllo delle versioni, “avvengano da sé”, eliminando inoltre la costante frustrazione di muoversi tra strumenti, newsfeeds, piattaforme e schermi diversi – la collaborazione è “nascosta” negli strumenti utilizzati ogni giorno. Infine la piattaforma offre la possibilità di una collaborazione estendibile alle terze parti per creare applicazioni integrate come ha fatto Autodesk con Fusion 360. Le sue API permettono agli sviluppatori di integrare il contesto e il ruolo di un utente all’interno di un progetto. A360 mette il progetto al centro di tutto, sia che si tratti di un grosso assemblaggio che di un prodotto consumer, per tenere aggiornati i membri del team, i clienti e gli altri partecipanti al progetto, coinvolgendoli in tutto il processo di progettazione e produzione.
Il progetto al centro
Fusion 360, uno strumento 3D CAD/CAM basato su cloud per lo sviluppo del prodotto, è il primo prodotto Autodesk sviluppato per integrare A360. Sin dalla sua creazione, Fusion 360 ha incluso funzionalità moderne di collaborazione che fungono da spazio condiviso dalle persone che lavorano insieme.
Grazie a questo modo innovativo di lavorare, la gestione tradizionale dei dati non è più necessaria. Con Fusion 360, i team hanno a disposizione i più recenti strumenti di progettazione e possono condividere i progetti con le persone coinvolte in modo semplice e intuitivo. Un aspetto particolarmente innovativo di questo approccio è che i progettisti possono produrre diverse versioni di un progetto e metterle insieme successivamente se necessario. Ciò offre ai progettisti la flessibilità che gli approcci tradizionali alla gestione dei dati non sono mai stati in grado di fornire.