Il cloud è sempre più utilizzato nella progettazio e nella gestione del ciclo di vita dei prodotti. A confermarlo è anche Autodesk, che ha annunciato Autodesk PLM 360, un servizio PLM (Product Lifecycle Management) basato su cloud e diffuso tra le aziende che producono dispositivi connessi alla rete che alimentano l’Internet of Things (IoT).
Grazie all’utilizzo di PLM 360, queste aziende sono in grado di progettare e produrre, in modo più efficiente, un’ampia gamma di dispositivi innovativi che rendono ancora più sottile il confine tra hardware e software: dai caschi per moto che integrano sistemi di navigazione, ai dispositivi che consentono agli automobilisti di guidare in modo più sicuro e intelligente.
“Le aziende che operano in quest’area in rapida via di sviluppo stanno definendo e creando l’IoT,” ha spiegato Brian Roepke, director of Product Lifecycle Management products di Autodesk. “Al ritmo in cui si muovono, queste aziende fanno molto affidamento sulle tecnologie basate su cloud, poiché sono l’unico strumento che permette loro di innovarsi rapidamente”.
A differenza dei servizi PLM tradizionali, PLM 360 è semplice da utilizzare, affidabile e accessibile. Non vi è alcun hardware da installare e o lunghe implementazioni da gestire: i clienti sottoscrivono un abbonamento e configurano il sistema, utilizzando la funzionalità di drag-and-drop per creare un potente sistema PLM che risponde alle loro esigenze..
Questo spazio di lavoro centralizzato permette ai clienti di affrontare al meglio tutte quelle sfide legate allo sviluppo e commercializzazione di un nuovo prodotto innovativo: dalla gestione delle distinte al rapporto con i fornitori fino a tutte le problematiche legate alla qualità e alla conformità.
L’intelligenza nel casco
Recentemente, tre nuove aziende IoT hanno scelto Autodesk PLM 360 per incrementare la produttività. Si tratta di SKULLY: pioniere nella produzione di tecnologia per i sistemi dei veicoli intelligenti per il settore dei trasporti. L’azienda ha adottato un approccio human-centered per progettare SKULLY AR-1, il primo casco intelligente per moto con sistema HUD (Heads Up Display) integrato. La piattaforma tecnologica Synapse di SKULLY rafforza le conoscenze dell’utente collegando un’ottica avanzata a una rete intelligente che include telecamera, sensori e microprocessori.
Piacerà soprattutto agli automobilisti la proposta di Automatic, con un accessorio in grado di trasformare qualsiasi auto in un veicolo connesso. Associando l’adattatore per auto di Automatic e l’app per iPhone, Android e web, gli utenti migliorano la propria esperienza di guida con una serie di servizi in rete. Automatic permette ai propri clienti di guidare in modo sicuro e intelligente grazie ad applicazioni che rilevano eventuali problemi al motore o incidenti, inviando richieste ai soccorsi.
IoT e 3D
Gimbal, spin off di Qualcomm, connette invece brand, location, eventi e rivenditori con i propri clienti in modo del tutto nuovo, fornendo tecnologie e soluzioni mobile all’avanguardia. Grazie al geofencing avanzato (un programma che utilizza il GPS (global positioning system) o RFID per definire i confini geografici), beacon Bluetooth intelligenti, analisi, funzionalità di sicurezza senza precedenti e controllo della privacy, la piattaforma Gimbal favorisce inoltre l’utilizzo di app mobile.
Nel caso di Spark 3D Printing Platform: gli sviluppatori di Autodesk, con sede a San Francisco e Londra, utilizzano PLM 360 per migliorare i processi di sviluppo di Spark e per velocizzare i workflow. Spark è una piattaforma completa gratuita per la stampa 3D, che connette le informazioni digitali e le stampanti 3D in modo del tutto innovativo. La piattaforma Spark fornisce gli elementi chiave che i progettisti, i produttori di hardware, gli sviluppatori software e gli scienziati dei materiali possono utilizzare per ampliare i confini della stampa 3D e creare un’esperienza di stampa 3D fluida e affidabile.