Elevata specializzazione e know-how per la realizzazione di prodotti unici e irripetibili. È la progettazione su commessa, secondo Giorgio Apolloni, direttore commerciale di Tecnest, il futuro del manifatturiero italiano per i settori ad elevata complessità tecnologica: “Dovendo competere in un mercato globale, le aziende che producono in Italia puntano sempre di più su innovazione, specializzazione e realizzazione di prodotti ad elevata complessità tecnologica, che richiedono un elevato know-how”.
Già l’osservatorio GeCo, attivo dal 2012 nella School of Management del Politecnico di Milano e supportato da altri cinque atenei italiani, ha evidenziato che le aziende migliori sono le imprese focalizzate sulla fornitura di prodotti e servizi di elevata complessità o in mercati di forte competizione sul valore aggiunto. Questo significa includere nel prodotto un servizio di progettazione, che prima era in gran parte incorporato nelle competenze del cliente. Un percorso in atto da alcuni anni per le aziende italiane appartenenti a settori ad elevata complessità tecnologica come la meccanica specializzata o la produzione di macchinari e impianti, evidenziato dall’indagine del Centro Studi Confindustria condotta su oltre 450 imprese manifatturiere nel 2011.
Il cambio di paradigma
“Alla base c’è un cambio di approccio: si passa da una produzione su commessa (Make To Order – MTO) a una progettazione su commessa (Engineering To Order – ETO) – aggiunge Apolloni -. Questo cambio richiede un’intensa attività di R&S e di ricerca applicata (prima svolte dai clienti), ma permette di diventare partner unici”.
Nelle imprese che operano in modalità ETO, non solo la fabbricazione ma anche la precedente fase di progettazione del prodotto finale viene effettuata alla ricezione dell’ordine del cliente. Rispetto alla produzione su commessa, il cui focus rimane sui processi, chi lavora per progetti arriva a realizzare un prodotto unico con una progettazione dedicata secondo le specifiche del cliente.
“Tutti questi aspetti rendono le attività di pianificazione e gestione della produzione ancora più complesse – aggiunge Apolloni – Complessità chiama complessità: per non perdersi e restare competitivi servono strumenti di gestione ad hoc. Per esempio, uno degli aspetti più importanti da gestire in questi casi, è la pianificazione dell’Ufficio Tecnico: è importante assegnare in modo rapido e tempestivo le attività ai singoli operatori, gestire in modo coerente le responsabilità di programmazione dei reparti e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori, gestendo le eventuali richieste di modifica, per rispondere in modo tempestivo alle criticità che si presentano nel processo produttivo”.
Criticità alle quali Tecnest risponde con la suite J-Flex, una soluzione software verticale che si adatta alle complesse esigenze di pianificazione e gestione dell’ufficio tecnico delle aziende manifatturiere Engineer to Order.