Sino a pochi anni fa ci si domandava quanto (e se) fosse davvero utile investire in un CAD per la progettazione 3D. Gli elevati costi della piattaforma, la complessità di utilizzo, l’età dei progettisti, l’ “abbiamo sempre fatto così”… erano tra le ragioni che suggerivano di non innovare le proprie modalità progettuali.
Ma l’evoluzione tecnologica, accelerata dall’Industria 4.0, e la competitività dei mercati impongono dotazioni adeguate alla velocità e alle richieste dei clienti. Così non possiamo più chiederci “se” adottare un CAD 3D, ma “quale” adottare. E la risposta è sempre più strategica. Perché la piattaforma scelta avrà un impatto rivoluzionario sull’ufficio tecnico e, a cascata, sull’intera organizzazione aziendale.
La scelta è resa ancora più complessa dalle numerose offerte del mercato, che vanno da prodotti estremamente semplici ad altri dotati di funzionalità adatte all’industria aerospaziale, ma inutili per una PMI italiana. Allo stesso tempo le offerte economiche sono le più svariate e gli imprenditori sanno che non devono cadere nella trappola del costo particolarmente basso o, addirittura, del CAD gratis. Ma, allo stesso tempo, temono di sbagliare i propri investimenti.
Si crea così una situazione di incertezza, che può portare ad imboccare strade errare, con pesanti ripercussioni economiche e organizzative.
Un aiuto concreto
Un’interessante guida alla scelta arriva dall’eBook gratuito “Guida alla selezione di CAD 3D per la progettazione meccanica”.
Un documento che, come spiegano gli autori: “Non vi aiuterà a individuare la soluzione CAD 3D migliore. Vi aiuterà a individuare la soluzione migliore per la vostra azienda”.
Questo perché, a differenza di altri prodotti simili, l’eBook non parla di un prodotto o di una piattaforma, ma propone un metodo obiettivo per valutare una piattaforma. L’obiettivo dell’esercizio è infatti quello di guidare le persone nella scelta ideale, senza farsi tentare da facili scorciatoie.
Inutile, quindi, illudersi di trovare la risposta alle proprie esigenze in pochi minuti, poiché compilare la tabella proposta richiede tempo. Il risultato, però, è un’analisi davvero obiettiva e la certezza di aver individuato la soluzione adatta alle proprie esigenze.
Del resto è indispensabile dedicare il tempo necessario ad una scelta così importante.
Come assegnare i voti
La modalità di scelta, come intuibile, è basata su una griglia di valutazione che prevede quasi 40 voci, ad ognuna delle quali occorre assegnare un peso ed un punteggio. Non fatevi però spaventare da questa premessa, in realtà la modalità di compilazione è semplice, e alcune voci possono essere trascurate, poiché inutili per una specifica realtà. Ad esempio la “collaborazione con la realtà aumentata” potrebbe avere un peso pari a zero in un’azienda e, quindi, il relativo voto non avrebbe nessun impatto nella valutazione.
Il documento fornisce inoltre una serie di indicazioni, per supportare la compilazione in ogni singolo passo, guidando l’utente nella scelta e ricordando la necessità di evidenziare le funzionalità indispensabili per la propria organizzazione.
Attraverso queste operazioni è possibile arrivare ad un punteggio finale che, essendo una media ponderata dei singoli voti, offre un confronto obiettivo tra i diversi CAD presi in considerazione. Ma, soprattutto, permette di scartare quelli privi di funzionalità ritenute indispensabili per un’azienda.
Siamo certi che l’utilizzo di questa guida possa essere un valido aiuto nella vostra scelta, ma aspettiamo i vostri commenti all’indirizzo mail redazione.itis@bitmat.it.