Il Piano Industria 4.0 (da quest’anno denominato Transizione 4.0) ha favorito l’acquisto delle macchine a controllo numerico e, conseguentemente, incrementato anche diffusione dei software di progettazione, con il progressivo abbandono delle piattaforme 2D a favore delle soluzioni 3D.
Una transizione sempre più necessaria, sia per trasmettere correttamente le indicazioni delle attività da svolgere alle macchine CNC, sia per prevenire gli errori e le incomprensioni tipiche dei disegni bidimensionali, che richiedono più tavole per poter comprendere correttamente la struttura di un oggetto. Ma passare dal piano allo spazio non è un’operazione banale, sia per le evidenti difficoltà di alcuni progettisti (poco propensi ad abbandonare modalità di lavoro ormai consolidate), sia per la necessità di scegliere la piattaforma in possesso delle necessarie caratteristiche. I CAD 3D sul mercato, infatti, hanno differenze significative, che devono essere conosciute adeguatamente prima di intraprendere il necessario investimento economico, ma anche di tempo.
Il software ideale non esiste
Stilare un progetto tridimensionale, infatti, implica una modalità operativa completamente nuova, i cui vantaggi non vengono chiaramente percepiti nelle prime fasi, con il rischio di indurre sconforto negli utilizzatori o, ancora peggio, di indurli ad opporsi al cambiamento. Ma in un mondo manifatturiero sempre più competitivo, non è più contemplata la possibilità di rifiutare le innovazioni, poiché si rischia di essere rapidamente estromessi dal mercato. Da qui la necessità di compiere scelte strategiche importanti, tra cui l’individuazione del software davvero adeguato alle proprie esigenze. Ma come compiere una simile scelta?
Partiamo dal presupposto che il software di progettazione ideale non esista, ma ogni realtà debba individuare ciò di cui ha effettivamente bisogno. Un aiuto concreto, in questo ambito, è fornito dall’ebook gratuito “Guida alla selezione di CAD 3D per la progettazione meccanica. Sette passi per individuare il software più adatto alla vostra azienda”. Questa pubblicazione, scaricabile gratuitamente, propone una serie di spunti riflessione, con i quali confrontarsi prima di compiere una simile scelta strategica.
Il CAD non è solo per i tecnici
Il primo aspetto sul quale riflettere è rappresentato dai diversi punti di vista forniti dal reparto tecnico e da quello commerciale. Il software di progettazione, infatti, viene utilizzato proprio dai progettisti, che sono i primi a dover essere coinvolti nella scelta, sia per comprendere se la piattaforma proposta soddisfi le loro esigenze, sia per definire i requisiti indispensabili. Talvolta infatti si tende ad acquistare la soluzione più “ricca”, dimenticando che, soprattutto nelle aziende più strutturate, spesso il reparto acquisti non conosce esattamente le modalità operative del team di progettazione. Potrebbe così essere indotto ad acquistare un prodotto che, per quanto ottimo, risulterà privo delle caratteristiche necessarie o sarà dotato di moduli inutili e costosi.
All’opposto non possiamo dimenticare che i progetti, oltre ad un uso interno, si rivelano utili anche per il reparto acquisti, interessato a conoscere specifici dettagli di un elemento, o per quello commerciale, che utilizza le immagini a supporto dell’attività di vendita o di marketing. Proprio dal confronto tra le diverse esigenze è possibile individuare il corretto compromesso ed evidenziare le reali necessità per l’azienda. Una scelta che l’eBook aiuta a compiere sulla base di un punteggio assegnato in modo obiettivo.
Hai davvero bisogno di questo CAD?
Una volta definite le esigenze di ogni soggetto coinvolto, l’eBook suggerisce i principali elementi su cui riflettere per verificare se davvero l’azienda abbia la necessità di una piattaforma di progettazione tridimensionale o debba sostituire la soluzione già in uso.
Una check list a chiusura dell’e-book è particolarmente interessante come guida nelle prime fasi della software selection, perché permette di riflettere su tutti i punti salienti.
L’e-book si sofferma sulle aree della progettazione, la simulazione, la collaborazione e l’integrazione in azienda definendo quali siano i requisiti di base e quali le innovazioni in modo da rendere la valutazione sistematica e completa.