La stampa 3D rappresenta uno degli ambiti tecnologici che, nel corso dell’ultimo anno, hanno fato maggiormente parlare di sé. Ma qual è la realtà delle aziende che operano in questo ambito? Se lo è chiesto l’Osservatorio 3DPrint Hub realizzato da Senaf, in occasione del principale evento di settore dei prossimi mesi. Dal 5 al 7 marzo, infatti, andrà in scena 3DPrint Hub, l’evento che, nei padiglioni di Fieramilanocity, farà incontrare la stampa 3D e il mondo produttivo.
Piccoli ma dinamici
Dall’indagine, che ha coinvolto 50 aziende emerge come le imprese del mondo della stampa 3D stiano crescendo in termini di fatturato e dipendenti. Le persone intervistate, però, non nascondono una certa preoccupazione per fattori quali concorrenza, aspetti fiscali e costo del lavoro. Una situazione dettata anche dal fatto che si tratta soprattutto di piccolissime imprese, con fatturati inferiori al milione di euro (60,5%) e che occupano fino a 9 dipendenti (56,5%).
Dall’indagine emerge che questa tecnologia avrà un’alta diffusione a livello industriale e sarà destinata a cambiare per sempre il modo di produrre, integrando gli attuali processi.
Fatturato in crescita
Secondo Emilio Bianchi, direttore di Senaf, “nei prossimi cinque anni saranno le aziende del manifatturiero, più che i privati cittadini, a beneficiare dei vantaggi di questa tecnologia. Solo due imprese su dieci, del resto, si dicono convinte che la stampa 3D sarà presente in tutte le abitazioni. La stampa tridimensionale rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’intero sistema produttivo italiano e tocca trasversalmente moltissimi comparti chiave della nostra economia: l’aerospaziale, l’architettura e l’edilizia, l’arredo e l’arte, così come il mondo dell’automotive, della nautica, della meccanica, del medicale, ma anche quelli della calzatura e della gioielleria.”
É proprio grazie alla sua versatilità e capacità di creare prototipi e prodotti personalizzabili in tempi rapidi e a costi limitati che la stampa 3d ha conosciuto una diffusione rapidissima, con una crescita del mercato che pare inarrestabile: per circa otto addetti su dieci, infatti, il mercato crescerà ulteriormente. In questo contesto positivo le aziende non possono che dirsi complessivamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale (97,7%): sul fronte dei fatturati infatti oltre la metà delle aziende dichiara nel 2013 un incremento, rispetto agli ultimi tre anni, e per quasi tre su dieci il fatturato è rimasto stabile. Un andamento che si conferma positivo anche per il 2014, con un terzo che prospetta una chiusura nel segno della stabilità e oltre sei su dieci una crescita; solo il 7,1% si aspetta un calo.
Export e posti di lavoro
L’export risulta una componente fondamentale per molte delle imprese del comparto (78,6%) anche se con entità diversa: se per il 19% l’estero genera meno del 10% del fatturato e sempre per un 19% questa percentuale oscilla tra l’11% e il 25%, per ben il 40,4% essa supera il 45%.
Anche per quanto riguarda i livelli occupazionali il trend è positivo: se il 48,4% nel 2013 non ha visto variare il proprio numero di addetti, è ben il 41,9% ad aver assunto.
Un settore, quello della stampa 3D, in continua evoluzione in cui si susseguono con velocità incalzante cambiamenti tecnologici importanti, che obbligano le imprese a puntare necessariamente sull’innovazione: nel 2014, infatti, circa un terzo delle imprese ha destinato tra l’1% e il 15% dei propri ricavi in R&S, mentre oltre metà ne ha investito una quota che oscilla tra il 16% e il 45%.
Anche la formazione dei propri dipendenti si rivela un asset fondamentale: se il 43,4% dedica fino a 20 ore di aggiornamento, ben il 43,3% arriva a prevederne oltre 40.
“Le imprese, come raccontano i nostri dati, sono cresciute e cresceranno ancora, andando ad affiancare le imprese del made in Italy in un processo di cambiamento radicale dei processi produttivi – prosegue Bianchi – Un percorso non facile in cui le aziende si trovano a scontrarsi con diversi fattori, come la concorrenza, gli aspetti fiscali e i costi della forza lavoro. I tempi della giustizia e la burocrazia preoccupano non poco le imprese, che dichiarano, tra l’altro, di temere l’accesso al credito con conseguenze sui propri tempi di pagamento. Non possiamo pensare che un mercato dalle grandi potenzialità, come quello della stampa 3D, venga rallentato da elementi esogeni e non venga sostenuto – conclude Bianchi – Per questo, con 3DPrint Hub abbiamo ideato un evento che soddisferà la crescente necessità informativa e formativa del mercato, ma che soprattutto sarà in grado di connettere gli interessi del sistema produttivo, facendo incontrare imprenditori ed idee, mostrando tutte le potenzialità di questa tecnologia”.