Si possono creare collaborazioni tra aziende diverse che si occupano di attività diverse? La risposta alla domanda la possono dare, l’ENEA e 31 aziende marchigiane che hanno l’obiettivo di fare rete e collaborare in sinergia pur appartenendo a settori e avendo competenze diverse.
L’ENEA, nell’ambito del progetto MARLIC, (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites) – progetto Co-finanziato dalla Regione Marche attraverso il POR MARCHE FESR 2014/2020, ha coordinato e gestito lo svolgimento del Tavolo di lavoro di simbiosi industriale ospitato dall’Università di Camerino, partner del progetto. Hanno contribuito: Claudio Pettinari, Rettore UNICAM; Anna Torelli della Regione Marche; Giovanni Manzotti della Camera di Commercio della Regione Marche; Gianni Niccolò di Confindustria Macerata; Vincenzo Castorani di HP Composites e Capofila del progetto MARLIC; Enrico Marcantoni dell’UNICAM e responsabile scientifico del progetto MARLIC; Savina Pianesi di Delta (Società del gruppo Plados Telma) e responsabile del sotto-progetto De-manufacturing, sempre parte della piattaforma MARLIC; Laura Cutaia, Responsabile del Laboratorio SSPT-USER-RISE di ENEA.
La simbiosi industriale coinvolge, attraverso un approccio integrato, industrie dissimili e tradizionalmente separate, che appartengono a settori produttivi diversi e a catene separate di fornitura, al fine di creare una rete per promuovere strategie innovative e vantaggi competitivi attraverso lo scambio di risorse (materia, energia, acqua e/o sottoprodotti, competenze, logistica ecc.). Tra gli aspetti chiave che consentono il realizzarsi della simbiosi industriale ci sono dunque la collaborazione tra aziende marchigiane e le opportunità di sinergia disponibili in un opportuno intorno geografico ed economico.
ENEA ha sviluppato per prima, a livello nazionale, una metodologia per l’implementazione della simbiosi industriale; ha inoltre creato e gestisce la piattaforma Symbiosis.
Il Tavolo di Lavoro ha avuto l’obiettivo di attivare sinergie tra le imprese del territorio marchigiano al fine di valorizzare scarti industriali e, in generale, risorse di altra natura che le aziende possono avere in eccedenza (ad esempio cascami energetici, servizi, capacità, logistica, ecc.).
Le 31 aziende marchigiane appartenenti a diversi settori produttivi (agroalimentare, tessile, calzaturiero, fabbricazione di materie plastiche, chimico, recupero e preparazione al riciclaggio dei rifiuti, edile) hanno preso parte al tavolo confrontandosi e mettendo in potenziale condivisione risorse.
Dai primi risultati emerge che le aziende presenti hanno messo in condivisione 153 risorse in totale (34 in input e 119 in output) attraverso il confronto operato ai tavoli, sono state individuate circa 63 possibili sinergie. A queste se ne potranno aggiungere altre come risultato delle elaborazioni dei dati che verrà svolta da ENEA a valle dell’evento.
Le sinergie emerse verranno esaminate al fine di valutarne la fattibilità tecnico-operativa, anche attraverso la collaborazione delle aziende marchigiane coinvolte e di eventuali interlocutori interessati.