Si è conclusa da poco l’iniziativa Euro Green Award (EGA) ideata, organizzata e promossa da Genuine Way, la società di software accelerata da Le Village di Crédit Agricolè e in partnership con Lifegate e Ve-Chain, nata nel 2019 con l’obiettivo di creare soluzioni digitali pronte all’uso per aziende di piccole e medie dimensioni che vogliono digitalizzare i propri prodotti fisici, attraverso l’impiego di etichette intelligenti e strumenti di connettività.
Il progetto, che ha preso il via per la prima volta quest’anno con l’obiettivo di ispirare e promuove sia una produzione innovativa e sostenibile che un consumo consapevole in grado di soddisfare gli obiettivi globali, ha visto l’adesione di più di 100 PMI di tutta Europa, che hanno innovato i rispettivi settori al fine di ridurre il proprio impatto ambientale.
L’evento di premiazione si è svolto online alla presenza di una giuria internazionale e indipendente, composta da esperti del settore e di business development, sostenibilità e comunicazione. I personaggi coinvolti sono nomi del calibro di Radhika Arapally, senior manager internazionale in ambito finanziario e ideatrice del podcast sulla sostenibilità “Sustainability Stories”; Mateusz Cyrankiewicz, imprenditore con un ampio background nel mondo digitale e della sostenibilità; Walfredo della Gherardesca, CEO di Genuine Way e Presidente degli EGAaward; Cristina Gabetti, giornalista, scrittrice, speaker, moderatrice, coach e consulente per la sostenibilità; e Sebastian Graf, ingegnere robotico e CEO di TrueCarbon.
Euro Green Award conferma: PMI in prima linea per un futuro più verde
La giuria, dopo aver selezionato i primi cinque finalisti, ha proclamato i tre vincitori: al primo posto Klim, che ha vinto la realizzazione di un podcast insieme a Radhika e un percorso di accompagnamento per la realizzazione di progetto blockchain con Genuine Way, mentre la seconda realtà classificata Re Learn e la terza SEAY hanno ottenuto anch’esse la possibilità di realizzare un podcast con Radhika.
Come sottolineato in una nota ufficiale alla stampa da Walfredo della Gherardesca, co-founder e CEO di Genuine Way: «Questa iniziativa conferma e mette in evidenza il ruolo essenziale che giocano le piccole e medie imprese nel portare avanti la transizione verso un futuro più verde. Con Genuine Way la nostra mission è quella di promuovere la sostenibilità attraverso la tecnologia e la prima call del EGA rappresenta un modo concreto per creare una sinergia su larga scala per vincere la sfida posta dagli obiettivi europei di neutralità climatica, previsti dall’Unione Europea entro il 2050».
Dall’agritech alla gestione dei rifiuti, fino all’abbigliamento eco-friendly
La prima in classifica è Klim, una realtà tedesca che opera nel settore Agritech. Attraverso l’applicazione proprietaria, Klim offre agli agricoltori informazioni su come accedere ai finanziamenti necessari e supporto quotidiano su come applicare nuovi metodi di coltivazione per passare correttamente dall’agricoltura convenzionale a quella rigenerativa.
L’approccio innovativo di questa realtà sta innanzitutto nella visione del settore agricolo: invece di concentrarsi sugli elementi dannosi, Klim sostiene un approccio positivo verso il clima e incoraggia cambiamenti proattivi volti ad assicurare un futuro sostenibile. Questo approccio è visibile grazie a un’etichetta che da una parte permette alle aziende alimentari partner di distinguersi come attente all’ambiente e dall’altra dà al consumatore la tracciabilità dell’impatto positivo a cui contribuiscono acquistando un prodotto con etichetta Klim.
Re Learn è una società italiana di Torino che sviluppa soluzioni innovative per migliorare il processo di gestione dei rifiuti. Il suo prodotto principale è Nando, un bidone intelligente in grado di smistare automaticamente i rifiuti inseriti. Grazie all’intelligenza artificiale, Nando riesce a riconoscere la natura dei rifiuti e a riporli correttamente nella sezione corrispondente. Questa soluzione genera un impatto economico, sociale ma soprattutto ambientale positivo, contribuendo a un più corretto smaltimento e trattamento.
Infine SEAY, una startup innovativa e BCorp italiana di Vicenza che disegna, produce e distribuisce abbigliamento sostenibile e collezioni beachwear a basso impatto ambientale utilizzando materiali certificati e riciclati. L’attenzione alla sostenibilità SEAY la manifesta anche nella scelta di una filiera corta e di un piano marketing che possa aumentare la consapevolezza ambientale dei consumatori, mirando a un sistema economico circolare chiuso mediante il Modello Re3, un sistema trasparente progettato per ridurre l’impatto ambientale dei capi utilizzati.