Innovatec ha acquisito per un corrispettivo pari a 2,75 milioni di euro il 65% di SEA Spa – SERVIZI ECOLOGICI – AMBIENTALI, realtà attiva nella raccolta, recupero e trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
L’operazione si inserisce in un percorso industriale, di cui costituisce il primo tassello, volto alla creazione di una filiera virtuosa del riciclo dei RAEE basata sulla disponibilità di impiantistica tecnica ubicata in localizzazioni strategiche lungo il territorio nazionale al fine di garantire la completa copertura dello stesso da un punto di vista geografico.
Come sottolineato in una nota ufficiale dal consigliere di Innovatec Nicola Colucci: «L’acquisizione di SEA rappresenta la prima di una serie di operazioni destinate ad ampliare e potenziare l’attività del Gruppo su specifiche filiere della materia. Questa operazione dimostra peraltro la rapidità con la quale siamo stati in grado di avviare il processo di industrializzazione della filiera RAEE, finalizzando un’operazione concepita di comune accordo con il management di Cobat e iniziando un processo di vera integrazione. Insieme alla SEA entra a far parte della nostra squadra anche Giuseppe Ziliani, al quale affidiamo con fiducia il compito di sviluppare e gestire questo progetto. L’acquisizione di SEA, peraltro, marca la discesa in campo di Haiki +, la nuova subholding del gruppo dedicata all’economia circolare, di cui daremo maggiori dettagli il prossimo 1 febbraio».
A sua volta, l’amministratore unico di SEA Giuseppe Ziliani, ha fatto sapere che: «È per me un onore entrare a far parte del gruppo Innovatec e con entusiasmo accetto la nuova sfida di ampliare e accelerare il progetto avviato in SEA con la certezza che, grazie all’unione delle nostre competenze ed energie, saremo in grado di raggiungere grandi traguardi».
L’effetto dell’Operazione sull’Emittente
Così come reso noto dalla società, l’esecuzione dell’operazione permetterà a Innovatec di:
1) rafforzare la propria presenza nel settore del recupero di RAEE già avviato con la recente acquisizione di Cobat e conseguentemente nel business dell’economia circolare con un apporto in termini di asset strategici (i.e. impianti) e competenze;
2) proseguire il percorso di crescita e di presidio di una filiera ad alto valore aggiunto, acquisendo un impianto di trattamento di nuova concezione e realizzazione (quello dedicato al trattamento degli R1) in un mercato nel quale gli impianti di trattamento risultano scarsi;
3) fare leva su significative sinergie ed ottimizzazioni di costo anche a seguito della già citata acquisizione Cobat.