Tecnologie e servizi smart per il ciclo idrico integrato rispondono alle sfide crescenti il settore idrico si trova a dover affrontare.
Ne è convinta Schneider Electric, che ha organizzato con Utilitalia, la federazione che riunisce le Aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, l’evento intitolato “Tecnologie e soluzioni per la digitalizzazione del servizio idrico”.
Il convegno è stato occasione per fare il punto sul percorso di transizione energetica e digitale che, proprio grazie a tecnologie e servizi smart per il settore, offre alle aziende di tutta la filiera idrica gli strumenti per costruire su basi sempre più solide un percorso di resilienza e di sostenibilità.
Se c’è una risorsa che è al centro delle sfide poste dal cambiamento climatico e dagli scenari globali è proprio l’acqua. Bisogna preservarla dalla scarsità, gestirne le dinamiche sempre più imprevedibili, garantirne la disponibilità in modo sicuro e affidabile.
In tutto questo il digitale interviene con un impatto positivo: offre enormi opportunità per unire all’efficienza dei processi la riduzione dell’impronta ecologica e l’adozione di principi di circolarità e riuso; abilita forme innovative per gestire processi, asset, risorse e persone – facendo leva sull’integrazione dei dati e su software evoluti; accelera la capacità di innovazione, rendendo intelligenti e più efficienti le infrastrutture esistenti.
Come sottolineato in una nota alla stampa da Donato Pasquale, responsabile del segmento WWW per Schneider Electric Italia: «La criticità del settore idrico per il paese è evidente: il PNRR destina a quest’area 4,38 miliardi di euro e chiede al settore di migliorare l’efficienza in impianti, reti, sistemi e di rafforzare la capacità di reagire alle emergenze. Il digitale è uno strumento essenziale per agire subito mettendo a terra progetti che permettono di ottenere importanti miglioramenti nella gestione, nel controllo e nella sostenibilità, in tempi stretti” ha dichiarato . “In questo senso noi ci proponiamo a tutti gli anelli della filiera come un partner che offre tecnologie e servizi intelligenti, con cui coprire tutte le diverse esigenze e tutti gli scenari operativi, che in questo settore sono spesso molto sfidanti».
Da ricordare, inoltre, che il PNRR, come piano di scopo, e non di spesa, offre l’occasione di fare della modernizzazione delle infrastrutture un volano per affrontare la sfida della neutralità climatica al 2050 prevista dagli obiettivi di Parigi.
Per Nicola Badan, Influence & Regulation Development Manager di Schneider Electric: «Le priorità strategiche e i principi trasversali del piano concorrono a una trasformazione strutturale del nostro Paese, in cui la digitalizzazione – leva pervasiva e imprescindibile per la crescita sostenibile, decarbonizzata e resiliente – ha un ruolo chiave. Possiamo usare il digitale per salvaguardare una risorsa critica come l’acqua e trasformare la sua adozione in una vera e propria specifica minima di qualità per gli operatori del settore, aiutando a rendere coerenti e omogenei dal punto di vista territoriale i requisiti tecnici, le prestazioni, gli standard del servizio idrico».
Settore idrico: un’occasione di rinnovamento per restare competitivi
L’Italia deve fare i conti con una rete che perde in media oltre il 40% dell’acqua immessa nel sistema. Si spreca una risorsa scarsa, che per di più viene comunque gestita, con i costi che ciò comporta, senza arrivare a generare profitto. A questo si aggiungono gli effetti rilevanti del cambiamento climatico, come dimostrano gli oltre 100 giorni di siccità di questo inverno e inizio primavera, che possono avere un impatto devastante su un sistema idrico che non si ammoderni rapidamente.
La capacità di Schneider di rispondere alla richiesta di innovazione del settore si basa su grandi capacità tecnologiche ed esperienza, da cui derivano soluzioni efficaci e sostenibili, che permettono di ottenere fino al 30% di risparmio energetico, fino al 25% di aumento nell’efficienza operativa, una riduzione fino al 20% dei costi totali (investimento e costi operativi).
L’azienda propone soluzioni uniche sul mercato come Acquadvance, una piattaforma di software evoluti per la pianificazione, manutenzione, operatività e ottimizzazione di tutte le infrastrutture che trattano l’acqua, pensata ad hoc per la digitalizzazione del settore.
A questa si affianca un’offerta completa di tecnologie smart che trasformano il sistema idrico in un ecosistema evoluto, interconnesso e intelligente. Basandosi sulla piattaforma EcoStruxure for Water and Wastewater, che offre una architettura per la digitalizzazione aperta e interoperabile, Schneider consente di innovare i processi esistenti con componenti connessi. sistemi di controllo, applicazioni software, analytics e servizi dedicati.
- Componenti per tutti i sistemi di automazione, di alimentazione e protezione dell’alimentazione elettrica, per i sistemi di i gestione (es pompe e variatori di velocità); sensori; sistemi di comunicazione radio digitali.
- Sistemi di controllo a livello edge, PLC e PAC, interfacce HMI; sistemi di controllo distribuito DCS (Foxboro); sistemi SCADA (EcoStruxure Geo Scada Expert); sistemi di controllo anche per l’energia consumata – ad esempio per le pompe, che costituiscono quasi il 90% del consumo energetico nelle reti di distribuzione idrica (EcoStruxure Power Monitoring Expert).
- Software: Schneider Electric propone una gamma di software Ecostruxure Advisor che utilizzano i dati per alimentare applicazioni, analitiche e servizi digitali volti a ottimizzare la gestione e la manutenzione delle pompe, degli asset elettrici, dei processi di manutenzione, della sicurezza, per creare srategie innovative, di tipo proattivo. Inoltre, l’offerta comprende software di progettazione, pianificazione, operatività, monitoraggio delle performance, monitoraggio e controllo degli asset (anche tramite l’offerta AVEVA).
Come concluso da Donato Pasquale: «La digitalizzazione del dato idrico, possibile grazie all’adozione della connettività, è la strada principale per ottenere rapidamente i vantaggi desiderati e per conoscere a fondo le dinamiche di uso e di consumo delle risorse: conoscere permette di trasformare e intervenire per ridurre l’impatto ambientale, ma anche i costi. Pensiamo al peso enorme dei consumi di energia elettrica aggravato da un contesto di grande volatilità come quello odierno; se si vuole restare competitivi dotarsi di tecnologie che permettono di usare in modo molto più efficiente tutta questa energia, e allo stesso tempo di gestire in modo ottimale tutta la rete, è una scelta di investimento necessaria, non una opzione».
Un ultimo aspetto non meno rilevante su cui la digitalizzazione può influire nel settore idrico riguarda le persone. Il digitale – avendo cura di sviluppare parallelamente le necessarie competenze – abilita nuove modalità operative e anche una trasformazione organizzativa rilevante. Si pensi, ad esempio, a come può essere migliorata la produttività dei team di manutenzione quando essi, grazie ai dati disponibili e ai software che consentono di elaborarli, possono intervenire sul campo in modo molto più mirato, disponendo già delle informazioni chiave, e soltanto quando è realmente necessario.
L’evento ha visto anche la partecipazione in apertura di Renato Drusiani, Presidente di Utilitalia. Sono poi interventi anche Alberto Bernardini di Agenia, che ha condiviso con il pubblico aggiornamenti e novità di ARERA in tema di qualità tecnica (RQTI); Giovanni Piazzalunga di Schneider Electric che ha parlato della piattaforma Acquadvanced; Stefano Cetti, Coordinatore della Commissione Acque potabili di Utilitalia, che è intervenuto in chiusura dei lavori. Ospite anche l’Ingegnere Luigi Mazzola, di Luigi Mazzola Consulting, che ha presentato un interessante parallelo sulla digitalizzazione parlando del mondo del Motorsport, sulla base della sua esperienza più che ventennale nella Formula Uno.
Scopri come l’Industria del Futuro può aiutare a creare un mondo migliore: #IndustriesOfTheFuture #MakeItForLife