Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Davide Di Giorgio (nella foto), Responsabile Tecnico PowerCoils, spiega cosa è cambiato nella marcatura CE per prodotti Audio, Video e IT.
Buona lettura.
Il 20 dicembre del 2020 rappresenta una data importante poiché da quel giorno le Norme EN 60950-1 ed EN 60065-1 hanno ceduto il passo al nuovo Standard di Certificazione EN 62368-1. Infatti, il nuovo Standard ha sostituito in toto le due vecchie Normative che non possono essere più considerate delle alternative.
I progettisti e produttori di soluzioni Audio, Video e IT hanno quindi dovuto per forza di cose adeguarsi ai nuovi requisiti che prevedono specifiche con nuovi parametri e che riguardano tutti gli apparecchi e dispositivi alimentati con tensioni comprese fra 50 e 100 V in corrente alternata e fra 75 e 1500 V in corrente continua.
Prima di analizzare i cambiamenti e i nuovi requisiti sulla marcatura CE dei prodotti Audio, Video e IT previsti dalla nuova EN 62368-1, ripercorriamo brevemente i passi che hanno portato a questo importante traguardo.
Marcatura CE: una questione di sicurezza
Come accennato, progettisti e produttori per oltre trentacinque anni, nel contesto di realizzazione di apparecchi e dispositivi, hanno rispettato i requisiti della CEI EN 60950-1 e della CEI EN-60065-1. E le due Normative comprendevano prodotti come PC, notebook, tablet e relativi alimentatori. Ma anche amplificatori e fotocamere digitali nonché TV, monitor, display, telefoni cellulari, cordless, copiatrici. E, non meno importante, tutte le attrezzature per le infrastrutture di rete.
La storia di questo percorso delle norme EN 60950-1 e la EN 60065-1 nasce da specifiche esigenze di innalzamento dei livelli di sicurezza delle apparecchiature. Molto più elevati rispetto, ad esempio, agli anni ’70. Infatti, a partire dai primi anni ’80, il tema della sicurezza per garantire la salute, prevenire e impedire pericoli diventano di primaria importanza. Ciò è dovuto allo sviluppo e alla commercializzazione dei primi dispositivi elettronici connessi all’alimentazione elettrica in bassa tensione. I nuovi prodotti non avrebbero dovuto rappresentare un pericolo per gli utilizzatori in termini di passaggio di corrente elettrica. Ma anche di sovratemperature e di incendio.
Un susseguirsi di aggiornamenti
Pertanto serviva un’analisi e concepimento di nuove condizioni, anche limite, verso le quali progettisti e costruttori di tecnologie Audio, Video e IT avrebbero dovuto attenersi. Il CENELEC, Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica, e CEI, a livello locale, hanno quindi sviluppato ipotesi e tutta una serie di ragionamenti. Da qui è nata la prima edizione della Norma IEC-950 (1986) da cui due anni dopo è nata la Norma EN 60950 con la corrispondente versione italiana CEI-74-2. Poco più di dieci anni dopo, nel 1999, è stata concepita l’EN 60065 allo scopo di delineare i requisiti di sicurezza relativi agli apparecchi radio e tv ad uso domestico. Questa norma è stata successivamente estesa anche a ogni sorta di dispositivo audio, video ed elettronico arrivando a ben otto aggiornamenti. Di cui l’ultimo porta la data del 2014.
Audio, Video e IT: sviluppo in accelerazione
Nel corso dell’emanazione delle normative, gli organismi di normazione, il già menzionato CENELEC, IEC e UL, hanno utilizzato i requisiti contenuti nelle norme. Questo per comprendere e mettere a punto le tipologie di test e verifiche specifiche a cui sottoporre i prodotti Audio, Video e IT, per poi stilare i rapporti delle prove di conformità. Va infine considerata la velocità di sviluppo dei prodotti ICT e Audio/Video che, come noto, è stata progressiva e crescente.
Se da un lato è pressoché impossibile la precisa previsione degli sviluppi tecnologici nell’arco temporale dall’altro è imprescindibile l’osservanza dei danni e delle lesioni agli utilizzatori e di tutte le azioni volte a prevenirli e impedirli. Ed è quindi per questo motivo che è stata del tutto necessaria la revisione periodica delle diverse norme e la loro coordinazione per nuove modalità di progettazione e di produzione.
La nuova Norma si svincola dai vecchi concetti
La nuova Norma EN 62368-1 rappresenta un cambiamento importante perché affronta la sfida di svincolarsi dal processo di cambiamento tecnologico. Questo è possibile grazie al fatto che si concentra in particolare sulla considerazione dei danni e delle lesioni agli utilizzatori nell’utilizzo dei prodotti e su come prevenirli e impedirli. Da questi aspetti si può facilmente comprendere che l’EN 62368-1 non può più essere considerata come accorpamento delle precedenti EN 60950-1 ed EN 60065-1. Infatti, questo nuovo Standard è assai più complesso e articolato riferendosi ad un ambito di applicazioni davvero ampio e a prescindere da metodi progettuali e produttivi.
La norma è stata concepita quindi per proteggere la persona sia che rappresenti l’installatore il manutentore o come detto l’utente. Inoltre lo standard prevede, come approccio ingegneristico, una serie di requisiti a cui i circuiti di protezione devono rispondere e che tengono conto di tutti i pericoli a cui un prodotto può essere esposto. L’obiettivo è quello di garantire l’incolumità fisica attraverso il concetto di interruzione del funzionamento quando si verifica una qualunque delle condizioni di pericolo previste dallo standard.