Il tanto atteso testo della bozza di legge sulla riforma sicurezza dei giochi in Italia, ha avuto il nulla osta della Ragioneria Generale dello Stato. In un periodo in cui l’occupazione del comparto dei giochi da casinò – in particolare delle sale Bingo italiane – ha subito gravi perdite a causa dei lockdown imposti dalla pandemia, una regolamentazione che tuteli lavoratori e l’intero settore, appare particolarmente urgente.
Il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Federico Freni, considera questo testo di legge positivo anche perché porterebbe a sbloccare tutta la situazione legata ai bandi.
L’auspicio di una valutazione da parte del Consiglio dei Ministri in tempi brevi
Federico Freni è convinto che la riforma sia necessaria per aiutare il comparto dei giochi per i mesi in cui migliaia di attività sono rimaste chiuse a causa della pandemia e in tal senso dichiara: “la riforma è condivisibile e necessaria per aiutare uno dei settori più colpiti dalla pandemia, ma crediamo sia giusto coinvolgere il Parlamento su un tema così delicato”.
In effetti, i non addetti ai lavori, ignorano che l’industria dei giochi in Italia abbia un indice occupazionale particolarmente elevato in Italia. E per questo motivo, diventa importante mantenere una regolamentazione chiara che possa tutelare il settore.
L’approvazione della nuova normativa dovrebbe essere una responsabilità ed un impegno prioritari, sia del Governo che del Parlamento.
Questo soprattutto in considerazione della fine dello stato di emergenza in Italia, previsto per il 31 marzo. In effetti, con minori restrizioni per le attività al chiuso è probabile che il Governo metterà a punto nuove linee di condotta, sia per le sale giochi sia per le sale Bingo.
In sostanza, Freni auspica un sostegno al settore che è stato duramente colpito durante la crisi pandemica, ma che ora deve essere rifornito di energia affinché inizi nuovamente a camminare e crescere sulle proprie gambe.
Il miglior augurio del sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Federico Freni è che le sale Bingo riescano a tornare in tempi brevi sia alla loro capienza massima che alla piena operatività.
Regole trasparenti e uniformi per tutto il territorio nazionale per il settore dei giochi
Federico Freni considera come una base di partenza ottimale, quella di creare “regole trasparenti, sicuri ed uniformi per tutto il territorio nazionale”.
Purtroppo nell’ultimo periodo alcune leggi comunali e regionali dal tono espulsivo rispetto alle strutture fisiche dedicate al gioco, ne hanno sancito la chiusura. Alcuni punti vendita delle attività di gioco, hanno subito forti penalizzazioni anche in base alla loro localizzazione.
Queste limitazioni, assieme alla pandemia, hanno regalato un ampio spazio all’illegalità sia per quel che riguarda le strutture fisiche e ancora più ampiamente nel canale online.
Una nuova regolamentazione, quindi potrà avere solo un effetto positivo, poiché in grado di consentire il bando di nuove gare per assegnare le concessioni.
In effetti, Freni ribadisce che “il riordino è essenziale perché è prodromico al rinnovo delle concessioni”.
Insomma, esistono diverse armi a disposizione da utilizzare nella lotta al gioco illegale. In primis, una regolamentazione impegnata che tenga conto dei comportamenti, ma anche dei criteri che soddisfino i requisiti di sicurezza dei giocatori così come delle innovazioni tecnologiche.
Un riordino di settore può instillare fiducia in operatori e giocatori
In una situazione così complessa, è essenziale che sia gli operatori di settore che il pubblico di giocatori possano riacquistare totale la fiducia. Per questo è necessario un ripensamento del sistema delle regole che normano le attività di gioco. Di conseguenza la legge delega sul gioco, che contempla il tanto atteso riordino di settore, è la base necessaria sulla quale iniziare a costruire.
Gli obiettivi principali del disegno di legge riguardano il contrasto all’illegalità ed alle Dipendenze Patologiche, ma anche la tutela delle fasce più deboli.
Federico Freni considera l’importanza dell’industria legale dei giochi in Italia. Questa rappresenta una fonte preziosa di entrate per il Paese, sia per fatturato, che per introiti all’Erario e infine come notevole risorsa occupazionale.
Il modello italiano da anni rappresenta un esempio virtuoso di regolamentazione delle attività di gioco, grazie al sistema di regole relative alle concessioni, alle attività di vigilanza e di controllo, nonché di recupero del gettito fiscale. Un sistema che è riuscito di colpo ad arginare – anche se non completamente – la piaga dell’illegalità, sottraendo alla criminalità miliardi di euro, dando spazio a legalità e occupazione stabile.
Freni spiega inoltre che il provvedimento introdurrà una nuova razionalizzazione del territorio italiano e della rete di raccolta del gioco, basata su regole trasparenti ed uniformi a cui partecipino anche i Comuni per le attività di pianificazione della dislocazione locale della rete di raccolta. Ovviamente, sarà un meccanismo che dovrà fondarsi sull’equilibrio complessivo dell’offerta con una distribuzione fisica dei punti di gioco per casino live che sia sostenibile, in considerazione dell’impatto sociale e delle attività di controllo.
La necessità di attenzione e rispetto del sistema bancario alle società di gioco
Infine, secondo il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Federico Freni occorre mettere al centro e dare rispetto alle società di gioco. Queste sono indubbiamente concessionari dello Stato e di conseguenza, hanno il diritto di avere da parte del sistema bancario attenzione e controllo.
La nuova razionalizzazione del comparto dei giochi sarà possibile tramite una riforma che porti ad una ottimizzazione del sistema sul territorio; una semplificazione del sistema sanzionatorio; ma anche la predisposizione di un meccanismo che sia di vigilanza e di controllo sull’operato delle società.
Il quadro normativo programmato con tali presupposti, porterà alla definizione di regole basate sulla trasparenza e uniformità, in grado di consentire le possibilità di bando di nuove gare volte all’assegnazione delle concessioni. Questo alla luce di una riconsiderazione dei parametri economici e finanziari.
In altre parole, una nuova partenza che tenga conto della situazione post pandemia, anche se forse è un po’ prematuro pensare di avere già scongiurato ogni pericolo di nuove ondate.
La nuova riforma non dovrà tutelare soltanto le società di gioco, bensì gli interessi dell’Erario, considerando quanto sia rilevante a livello economico il gettito proveniente dall’industria del gioco per l’Italia.