Si è svolto per la prima volta nella sua storia online il COMSOL Day, evento che, ogni anno, si tiene in diversi Paesi del mondo, nello spirito di confronto e condivisione tra utenti e con lo staff di COMSOL. Lo scorso 25 giugno tecnici e ricercatori si sono collegati da tutta Italia per ascoltare esperienze sull’utilizzo del software COMSOL Multiphysics, storie di innovazione e previsioni sul futuro della simulazione multifisica nel nostro Paese.
Ne è emerso un quadro in cui la simulazione viene accolta ogni giorno con maggiore consapevolezza. Lo hanno sostenuto nei loro interventi i Consulenti Certificati COMSOL, BE CAE & Test, Polibrixia ed Everywave, che hanno raccontato come la simulazione viene utilizzata nella loro prassi di lavoro per rispondere alle richieste dei clienti e produrre innovazione.
Da qui la consapevolezza di come le aziende si rendono conto sempre più di come l’alta tecnologia sia accessibile solo con analisi approfondite e come la modellazione costituisca uno strumento fondamentale in questo senso. Anche laddove esistono abitudini produttive radicate, fondate unicamente sull’esperienza, queste possono essere modificate e migliorate attraverso procedure certe e verificate scientificamente.
La simulazione costituisce quindi per molte realtà italiane uno strumento prezioso, che assicura flessibilità e riduzione dei costi e si applica a una varietà pressoché infinita di campi applicativi, alcuni dei quali sono emersi anche in questo periodo di emergenza: la simulazione infatti è stata ampiamente usata, per esempio, per l’ottimizzazione di sistemi NIV e utilizzo di aerosol, ma anche per mettere a punto sistemi di saldatura nella produzione di mascherine.
La simulazione valorizza, non sostituisce, gli skill umani
L’importanza della modellazione, in ogni caso, si accompagna strettamente al valore delle misurazioni sperimentali, che restano uno strumento indispensabile insieme al capitale umano e agli skill degli utenti – aspetti questi che vengono valorizzati, e non sostituiti, dalla simulazione.
È stato proprio Daniele Panfiglio, managing director di COMSOL s.r.l., che ha aperto la giornata di lavoro presentando il flusso di modellazione con COMSOL Multiphysics a sottolineare che: «Strumenti come COMSOL Multiphysics sono validi aiuti ai progettisti. Non possiamo pensare, tuttavia, che sostituiscano in toto i nostri tecnici: è sbagliato immaginare che si importi una geometria e il software faccia tutto da solo. L’interazione uomo-calcolatore è fondamentale per la risoluzione dei problemi e soprattutto per dare slancio alle modifiche, alle ottimizzazioni e alle innovazioni nella progettazione dei componenti. Storicamente i progettisti hanno sempre avuto strumenti come carta, penna e calcolatrice; oggi il paradigma dovrebbe cambiare includendo software di analisi e app di simulazione, che consentono la condivisione delle scelte con tutti gli attori coinvolti nelle scelte strategiche all’interno delle nostre realtà lavorative quotidiane».
La simulazione multifisica, oggi e domani
I partecipanti hanno quindi potuto vedere il software in azione, dalla creazione della geometria al post processing, fino alla realizzazione di una app di simulazione a partire da un modello realizzato con COMSOL Multiphysics. Grazie all’Application Builder incluso nel software, infatti, è possibile trasformare qualsiasi modello in un’app di simulazione che può poi essere distribuita a colleghi, collaboratori e clienti: in questo modo la simulazione viene “democratizzata”, ovvero resa accessibile anche a chi non possiede competenze specifiche di modellazione, in modo che tutti possano usufruire delle sue potenzialità e dare il proprio contributo in team per produrre innovazione.
Il mondo del biomedicale e la simulazione
La seconda tavola rotonda della giornata ha visto confrontarsi voci provenienti sia dal mondo accademico sia da quello industriale: Università Roma TRE, Scuola Superiore Sant’Anna, Gruppo Merck Serono, Università Campus Bio-Medico di Roma e Politecnico di Torino/Fondazione LINKS. Con il supporto di casi di studio, si è parlato di come la simulazione e COMSOL Multiphysics in particolare trovino applicazione nel campo del biomedicale, dall’analisi dei meccanismi di contagio (particolarmente d’attualità di questi tempi) fino alla protesica.
In un ambito come il biomedicale, dove è necessario individuare con accuratezza vincoli, limiti e possibilità di progettazione, la simulazione si rivela particolarmente preziosa e consente di dare risposta a problematiche che risulterebbero altrimenti molto difficili da analizzare nella loro complessità. Può addirittura arrivare a rivestire ruolo di “traino” per il disegno di nuovi esperimenti, agevolando la nascita di idee e progetti nuovi.
Non sono mancate infine considerazioni sull’utilizzo del software nel mondo universitario.
I partecipanti, che potevano vedere i relatori e le loro presentazioni alternarsi sullo schermo, hanno dato il loro contributo ponendo domande, chiedendo chiarimenti ed esprimendo curiosità in chat. Le domande hanno ricevuto immediatamente risposta in diretta da parte dei relatori o dello staff COMSOL.
Appuntamento con il mondo COMSOL
Il COMSOL Day non è l’unico appuntamento che quest’anno si sposta online: il 14-15 ottobre si svolgerà infatti un evento dal respiro internazionale. Si tratta della COMSOL Conference Online 2020 Europe, durante la quale utenti da tutta Europa presenteranno i propri lavori a un’ampia platea di colleghi. Sarà una preziosa occasione di incontro, finalizzata all’acquisizione di nuove competenze e alle opportunità di collaborazione tra tecnici e studiosi nell’ambito della simulazione numerica: sono previste infatti, oltre alle presentazioni, sessioni interattive per piccoli gruppi e interazioni one-on-one.
Per ulteriori dettagli sull’evento: Conferenza COMSOL 2020 per l’Europa