Le nuove sfide dello sviluppo sostenibile da un lato, la continua ricerca delle massime performance dall’altro portano oggi a riflettere sul significato di eccellenza industriale. Negli ultimi anni si parla infatti molto di Intelligenza Artificiale (IA), IoT e sostenibilità. Tuttavia, molto spesso ci dimentichiamo di considerare ciò che per l’industria è fondamentale: l’eccellenza. Una parola che racchiude un concetto fondamentale, in un certo senso quasi magico.
Il significato odierno di eccellenza
Sono molte le sfumature che il termine eccellenza racchiude in sé. Tuttavia, in ambito industriale possiamo definirla come la capacità di un’azienda di raggiungere livelli ottimali di performance in ambito produttivo e gestionale. Con ciò non dobbiamo pensare solo a produttività e profittabilità, ma anche a innovazione e flessibilità nell’affrontare le sfide del mercato e alla capacità di impattare su di esso in maniera sostenibile.
Di fatto, oggi l’eccellenza industriale non può più essere definita e misurata esclusivamente in termini di prestazioni economiche o operative. I recenti accadimenti legati al cambiamento climatico hanno rivoluzionato il nostro modo di considerare anche il termine “impatto”, che non riguarda più solamente l’ambito economico, ovvero i costi e i profitti, ma molto altro. Oggi è infatti necessario considerare aspetti legati alle emissioni, all’impronta di carbonio, alle conseguenze sociali, ovvero all’impatto che in generale un’attività industriale può generare sulla società e sull’ambiente. Un esempio emblematico di questo cambiamento di paradigma è l’economia circolare. Pur rappresentando per le imprese una sfida complessa, attraverso una strategia ben definita e gli strumenti giusti essa non solo porta a ridurre il costo delle materie prime, ma soprattutto a garantire una produzione più responsabile.
Puntare tutto sul digitale?
L’Intelligenza Artificiale può senz’altro rivelarsi un ottimo alleato dell’eccellenza. Si tratta infatti di una tecnologia che è in grado di ottimizzare i processi, gestire e pianificare al meglio la produzione, supportare le attività aziendali nel senso più ampio del termine, ad esempio anticipando le esigenze di manutenzione. È dunque questo il momento di agire! Le aziende hanno un’opportunità unica di adottare strumenti e apparecchiature capaci di migliorare le performance operative, ridurre gli scarti e sfruttare al meglio le risorse di cui dispongono.
Una delle priorità principali è quella di affrontare il problema delle emissioni e del consumo energetico. Ma esiste anche una questione di gestione dei rifiuti e delle risorse. Qui entra in gioco l’eco-design, che offre soluzioni concrete: fin dalla fase di progettazione del prodotto è possibile scegliere, tra diverse opzioni, i materiali più ecologici, pianificando già il fine vita del prodotto, il processo di dismissione, recupero e riciclo dei suoi componenti. Alcuni produttori già ricorrono a un design modulare per sostituire o aggiornare singoli componenti senza che, in caso di guasto, sia necessario sostituire l’intero prodotto, facilitando così la manutenzione ed estendendo la vita utile del prodotto stesso. Infine, oggi gli strumenti di simulazione digitale possono essere convenientemente utilizzati per valutare l’impatto ambientale di un prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita.
L’impatto sulla catena del valore
In questa nuova definizione di eccellenza, l’intera catena del valore (o catena di produzione) dovrebbe essere pianificata in modo tale che la performance operativa vada di pari passo con quella ambientale. Quando le aziende progettano nuovi articoli, nuove apparecchiature, sono ben consapevoli che le loro scelte – dalla selezione dei materiali ai processi produttivi – genereranno un impatto ambientale. Considerare tutti gli aspetti che riguardano l’intero ciclo di vita di un prodotto implica estendere la sua durata e garantire una maggiore sostenibilità.
Anche la continuità digitale è un fattore cruciale nel ciclo di vita di un prodotto. Connettendo tra loro tutti i processi, i produttori possono ottenere la piena tracciabilità delle informazioni, migliorare il processo decisionale e minimizzare gli errori che, in genere, insorgono quando i dati sono organizzati in silos. Quanto minori sono le interruzioni nelle comunicazioni intra dipartimentali, tanto maggiore è la riduzione degli errori, nonché dei costi derivanti dai ritardi nella produzione, dagli scarti che si generano e dalle rilavorazioni.
Guardiamo anche al futuro. L’Intelligenza Artificiale darà sicuramente nuovo impulso all’eccellenza industriale italiana. Pensiamo in particolare ai modelli di apprendimento basati sui dati disponibili in tempo reale, che miglioreranno senz’altro la gestione del ciclo di vita dei prodotti. L’IA potrebbe, per esempio, ottimizzare i processi produttivi regolando automaticamente i parametri macchina per minimizzare i consumi energetici e ridurre gli scarti. Per quanto riguarda la logistica, l’IA potrebbe essere utilizzata per efficientare i percorsi dei trasporti e ridurre le emissioni di gas serra. Questa ottimizzazione lungo la catena del valore comporta non solo il miglioramento delle performance ambientali ma, allo stesso tempo, una riduzione dei costi operativi.
Infine, per raggiungere una vera eccellenza industriale in termini di sostenibilità, la trasparenza e la tracciabilità sono fattori essenziali. Sfruttando sensori IoT e tecnologie di blockchain, le aziende possono tracciare ogni fase della produzione e del trasporto, implementando delle best practice in tema di salvaguardia ambientale.
Ma soprattutto, cambiamo la cultura!
Conciliare le performance economiche con quelle ambientali, rende necessario per le aziende affrontare un cambiamento culturale di vasta portata.
Invece di considerare la sostenibilità come una limitazione, è necessario promuovere una cultura dell’innovazione, in cui ogni dipendente si senta attivamente coinvolto nel perseguimento degli obiettivi che impattano sull’ambiente e, quindi, sulla società. In PTC siamo convinti che fare innovazione industriale significhi comprendere approfonditamente, in modo dettagliato quali siano le aspettative che gli utenti finali ripongono in relazione ai prodotti e al loro impatto: è ciò che viene definita progettazione centrata sull’utente.
Modellazione e simulazione oggi sono strumenti che consentono alle aziende di testare i prodotti in un ambiente virtuale prima di metterli in produzione e lanciarli sul mercato: il nostro obiettivo è che tutti i progettisti, i produttori, le aziende manifatturiere possano trarre un concreto beneficio da questi strumenti, testando prima di produrre.
L’eccellenza industriale oggi implica un approccio olistico, grazie al quale la tecnologia e l’innovazione supportano una crescita sostenibile e responsabile. Le aziende che riusciranno a raggiungere questo equilibrio non solo otterranno un indubbio vantaggio competitivo, ma contribuiranno attivamente a sostenere la transizione ecologica.
Paolo Delnevo di PTC Italia