Per anni l’interfaccia uomo-macchina è stata ispirata all’aspetto ludico, con soluzioni grafiche sempre più accattivanti, ma sviluppate anche a scapito dell’efficienza e della reattività dell’operatore. Una modalità che si scontra con l’attuale necessità di controllare sempre più parametri.
Per questo, come spiega Michele Vario, Oem Sales Manager di Wonderware Italia, abbiamo scelto di “cambiare le regole del gioco per essere vincenti”. Del resto, sottolinea lo stesso Vario, la supervisione è cambiata: “Sino a cinque anni fa avevano successo gli effetti speciali. Nell’ultimo quinquennio, invece, i clienti sono sempre più concentrati sulla Situational Awareness”, ovvero una perfetta consapevolezza della situazione.
Un trend confermato da numerosi clienti con cui Wonderware si misura sistematicamente per capirne visione ed esigenze. Disporre di tutte le informazioni necessarie per assumere decisioni corrette, tipicamente, è stato considerato indispensabile per affrontare le situazioni di emergenza. In realtà, in un moderno impianto, la Situational Awareness è basilare in qualunque frangente, poiché l’operatore è chiamato a compiere le scelte adeguate per ottimizzare il funzionamento, ma anche a intervenire a fronte di guasti o situazioni impreviste.
Così cambia l’operatore
Anche l’operatore di linea sta cambiando. In passato le persone trascorrevano la maggior parte della propria vita lavorativa su uno stesso impianto, che conoscevano perfettamente. Oggi, al contrario, si assiste a un rapido turnover, aggravato dalla difficoltà nel sostituire un “pensionato” che porta con sé anche il proprio know-how. Inoltre, gli impianti sono chiamati a modificare e personalizzare il prodotto in base alle richieste dei clienti, operando spesso su più turni, per massimizzare la produttività e soddisfare le esigenze di mercati difficilmente prevedibili.
Tutto questo ha portato a sviluppare soluzioni Hmi gravate da enormi quantità di dati, spesso cresciuti oltre misura. Questo perché vengono sovraccaricati anche da rilevazioni irrilevanti che, benché gestibili da sistemi di controllo sempre più potenti, creano confusione nell’operatore, bombardato da uno smisurato numero di dati e da troppi allarmi. Il risultato è un’eccessiva distrazione, che porta le persone di linea a commettere errori e a non ottimizzare il funzionamento dell’impianto stesso.
Wonderware ha così scelto di investire sull’evoluzione della propria piattaforma, puntando a semplificare l’interfaccia per mettere l’utente al centro delle informazioni, creando interfacce grafiche ispirate alla User Experience. Anche gli operatori di linea, privi di una competenza specifica, possono così condurre una linea di produzione ed essere costantemente aggiornati sulla stato di ogni singolo componente.
Cosa accadrà?
I nuovi trend dell’Hmi sono confermati da Alessandro Pollini, Managing Director di BSD design, un’azienda specializzata proprio negli Human Factors, nell’Interazione Uomo-Macchina e nell’Interaction Design. Secondo Pollini i nuovi trend dell’automazione inducono una crescita dell’area di controllo, con un mercato che chiede sempre più servizi e non prodotti. Da qui la necessità per gli operatori, spesso privi di un’esperienza specifica, di essere in grado di capire “cosa è accaduto, cosa sta accadendo e cosa accadrà”.
Negli impianti chiamati a operare a velocità sempre maggiori e con una crescente complessità, passa sempre meno tempo tra la presa di consapevolezza della situazione e la reazione a quanto sta accadendo. Da qui la necessità di regole che aiutino la fruizione, soprattutto in contesti molto articolati. Una complessità che porta, necessariamente alla crescita dei dati disponibili, che devono essere gestiti nello specifico ambiente operativo e presentati all’utente in funzione delle sue reali esigenze, eliminando i fattori di distrazione. Il tutto, ovviamente, con un’attenzione alle singole situazioni e alla prevenzione di ogni possibile errore umano.
Per questa ragione, come ha sottolineato Pollini, chi sviluppa l’interfaccia deve comprendere molto bene le esigenze peculiari, il modo di operare e le aspettative degli operatori, per evitare un atteggiamento di rifiuto. In questo processo di accettazione, inoltre, riveste un ruolo significativo anche l’aspetto ludico, malgrado le difficoltà che può presentare una realtà industriale.
Dal tradizionale al vettoriale in un click
Alla luce di questi principi System Platform 2014 R2 di Wonderware è stata sviluppata per semplificare la vita degli sviluppatori e di chi fa manutenzione, ma anche dell’utilizzatore finale. Anche per questa ragione la piattaforma ha un nuovo ambiente, che integra le funzionalità tradizionali e quelle più innovative, consentendo di creare altresì applicazioni legacy.
Tutti gli strumenti di grafica vettoriale, infatti, sono già disponibili e permettono di operare in modalità “copia e incolla”, senza la necessità di gestire due diversi ambienti di sviluppo. Questo significa, all’atto pratico, che è possibile sviluppare l’interfaccia in modo rapido e immediato, con l’opportunità di creare i simboli in base alle esigenze e di adattarli allo specifico contesto operativo. Un obiettivo reso effettivo dalla disponibilità di librerie particolarmente compatte, ma i cui contenuti vengono adeguati rapidamente alle distinte esigenze di ogni processo.
Colpisce soprattutto la possibilità di trasformare velocemente le applicazioni sviluppate con grafica tradizionale. Quest’ultime, quando vengono richiamate, possono essere importate e inserite automaticamente dal sistema nel nuovo ambiente, permettendo allo sviluppatore di operare immediatamente con i nuovi strumenti. Inoltre non si deve sostituire ogni singola applicazione, ma si può fare la conversione dell’intera pagina. L’unico limite di tale operazione è rappresentato dagli Hmi particolarmente vecchi, in cui la conversione automatica non è sempre possibile. In questo caso, però, il sistema è in grado di riconoscere il problema e segnalarlo allo sviluppatore, supportandolo poi nella migrazione.
Il processo di sviluppo è aiutato, in particolare, dalla funzionalità di animazione connector point, che permette di mantenere allineati gli elementi anche quando vengono spostati, animati o modificati. A questo si aggiunge la possibilità di gestire la formattazione dei campi per visualizzare correttamente i decimali in funzione dello specifico valore misurato.