Wikipedia si è arricchita con un nuovo termine: telecontrollo, di cui il gruppo ANIE Automazione ha dato una sua definizione proprio sulla celebre l’enciclopedia online.
Secondo ANIE, l’associazione che comprende le imprese elettrotecniche ed elettroniche, il telecontrollo può essere definito come una soluzione di automazione – la tecnologia basata su sistemi di controllo per la gestione di macchine e processi, che riduce così la necessità dell’intervento umano – che esercita funzioni di controllo tramite software e consente la raccolta dei dati mediante una rete di strumenti e di apparati che possono essere distribuiti anche su un impianto molto complesso.
Il telecontrollo si compone di due funzioni principali: il monitoraggio che implica la lettura di un dato a distanza e la regolazione, ossia il cambiamento mediante attuatori, dello stato di un sistema remoto. Quest’attività inoltre, fa leva sullo scambio di informazioni che può avvenire tra un centro di controllo e una periferia, per cui è fondamentale il ruolo svolto dall’infrastruttura di comunicazione, che può essere realizzata su supporti di diverso tipo: fibra ottica, vettori radio o rete telefonica.
Il telecontrollo è un’attività che può essere applicata a numerosi ambiti: teleriscaldamento, controllo del carico elettrico, telettura e telegestione per il meetering, viabilità, automazione degli stabili e controllo del livello degli inquinanti.