Trasmettere i dati raccolti attraverso una costellazione di pico-satelliti in modo da permettere alle imprese clienti di avere il pieno controllo dei dati ambientali e di processo produttivo governati attraverso i dispositivi dell’Internet of Things (IoT). È questa la missione di Apogeo Space.
Lanciati in orbita l’11 novembre con il vettore Falcon 9 di SpaceX e da pochissimo rilasciati dall’OTV (Orbital Transfer Vehicle) di D-Orbit, i primi nove pico-satelliti saranno in grado di garantire una copertura globale e frequente. Il lancio dei successivi pico-satelliti accorcerà sempre di più il revisit time aumentando la frequenza e la qualità del servizio, oltre ad introdurre nuove funzionalità quali la comunicazione bidirezionale.
Un lancio in orbita tutto italiano
I primi nove nanosatelliti sono stati messi in orbita grazie a D-Orbit, azienda di logistica e trasporto orbitale con sede principale a Fino Mornasco (CO), un tandem tutto italiano a riprova dell’eccellenza del comparto e della filiera spaziale tricolore, un passo significativo per un servizio di telecomunicazioni satellitare avanzato e a basso costo.
Il prossimo lancio di Apogeo Space è previsto a marzo 2024 con Momentus (US) e di seguito è pianificato un lancio ogni 3-4 mesi, ognuno sempre composto da nove pico-satelliti delle dimensioni di 10x10x3 cm, per la realizzazione della prima costellazione privata italiana di telecomunicazioni per IoT, che verrà completata entro il 2027, quando saranno 96 i pico-satelliti attivi in orbita.
Il Ceo e co-fondatore di Apogeo Space, l’ing. Guido Parissenti ha commentato “Siamo orgogliosi ed emozionati del rilascio del nostro primo lotto di satelliti, un progetto che parte da lontano. Ci sono voluti anni di progettazione e sperimentazione che grazie al supporto in primis del fondo Primo Space hanno potuto trovare concretezza industriale. Guardiamo al futuro con entusiasmo, con l’obiettivo di dare un contributo importante nel mondo delle telecomunicazioni per IoT”.
La realizzazione del primo importante tassello del progetto, sviluppato in questo caso da una filiera completamente italiana, rafforzerà ancor di più il ruolo dell’Italia nella space economy e specificatamente nelle costellazioni per telecomunicazione e costellazioni di pico-satelliti, ambiti nei quali Apogeo Space vuole essere la prima azienda italiana in grado di competere nel panorama internazionale nel campo delle telecomunicazioni per IoT.
Il progetto di Apogeo: solide basi e futuro promettente
Nell’aprile 2021 l’azienda aveva annunciato la riuscita del lancio di FEES (Flexible Experimental Embedded Satellite), con le stesse dimensioni compatte dei pico-satelliti appena rilasciati e precursore dello sviluppo tecnologico.
A questo è seguito il rilascio di un secondo satellite FEES2, a gennaio 2022, il più piccolo satellite mai rilasciato dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Apogeo Space mira a creare la sua costellazione di pico-satelliti in orbita bassa (LEO – Low Earth Orbit) per offrire una copertura di telecomunicazioni globale e una gamma completa di servizi avanzati. Questi servizi includono la raccolta dati per una varietà di applicazioni, dal settore agri-tech alla logistica integrata, dal monitoraggio delle foreste e dei ghiacciai dall’Oil & Gas, dai grandi bacini idrogeologici alle reti e alle infrastrutture.
L’istituto di ricerca tedesco Statista stima per il 2030 una diffusione di circa 30 miliardi di devices IOT connessi nel mondo (con una crescita costante annuale media di 2 miliardi da qui ad allora).