Per la prima volta l’European Robotics Forum si è tenuto in Emilia-Romagna. Ad organizzarlo l’Università di Bologna con il patrocinio del Comune di Rimini e della Regione. Si è tenuto al Palacogressi di Rimini, dal 13 al 15 marzo 2024 l’importante evento internazionale di robotica che viene organizzato di concerto con l’associazione Eurobotics e che vede come membri fondatori tanti stakeholder europei pubblici e privati.
Si tratta di un evento di riferimento per la comunità internazionale, sia accademica che industriale, attiva in ambito di robotica e intelligenza artificiale. Durante la manifestazione vengono organizzati molti workshop e sessioni di presentazione di lavori accademici, ma è anche l’occasione per coinvolgere i più grandi attori industriali internazionali ed è un momento in cui la Comunità europea può promuovere le nuove call, favorire networking e facilitare la creazione di consorzi.
Nel 2023 si è svolto a Odense in Danimarca e ha visto la partecipazione di più di 1200 partecipanti. Per l’edizione italiana si punta ad un target di 1300 partecipanti (ad oggi si contano già più di 1000 iscritti).
A Rimini, più di 70 workshop sulla robotica in vari ambiti
Salute, medicina, logistica, sostenibilità, produzione, ricerca e soccorso, agricoltura e tanto altro: all’interno del forum ci sono stati momenti per valorizzare e premiare il passaggio di idee dall’accademia all’industria, come il Technology Transfer Award. La manifestazione è stato un momento di aggregazione pensato per fare networking e per individuare trend e aspettative da sviluppare poi nelle edizioni future. Si è trattata di un’occasione per confrontarsi sui canali di finanziamento aperti dal sostegno europeo alla ricerca e per capire come utilizzarli al meglio con nuove idee di progetti e di aggregazioni.
Il PalaCongressi di Rimini ha ospitato una sala espositiva di 2.000 metri quadri, con spazi dedicati all’esposizione di prodotti in ambito robotico, dove sono stati più di 50 le aziende e i centri di ricerca presenti come esponenti.
“Challenges” con team di ricercatori europei
Nei tre giorni ci sono state anche alcune “challenges” coinvolgenti team di ricercatori europei.
- Una sfida ha visto l’impiego di cani robotici. La competizione prevedeva uno scenario di disastro, nel quale i cani robotici hanno dovuto muoversi e operare in base alla programmazione dei gruppi in gara.
- C’è stata anche una tappa del Leonardo Drone Contest, challenge nata da qualche anno e promossa da Leonardo per coinvolgere le università italiane. Le squadre in gara si sono confrontate nel volo in ambienti di ‘urban canyon’, privi di connessione gps, con lo scopo di individuare specifici target. In occasione dell’European Robotcs Forum la challenge si è allergata agli atenei intenazionali.
- Un’ulteriore sfida ha riguardato uno scenario agricolo: in un filare ricostruito alcuni robot collaborativi appositamente programmati si sono cimentati nella raccolta delle mele.
- Infine, è stato previsto un hackhathon, incentrato sulla programmazione di robot per l’assemblaggio di riduttori e ingranaggi.
L’edizione riminese dell’ERF ha previsto alcune iniziative per le scuole superiori, nate con l’intento di far conoscere ai ragazzi e alle ragazze le potenzialità degli studi in ambito robotico. Durante il forum è stata anche prevista una sessione di sfide con kit di robot forniti già a fine 2023 alle classi delle scuole coinvolte. Nel forum si sono svolte infine attività sociali come una Charity run nel centro storico di Rimini (le donazioni dei partecipanti devolute all’associazione Rimini autismo).
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“L’European Robotics Forum è un evento nato dalla volontà dei soci di euRobotics, oltre 200 tra università europee e aziende, che mira a creare un efficace networking tra università e industria. – dice Lorenzo Marconi, docente dell’Università di Bologna e General chair di ERF2024 – Non è una conferenza scientifica, che sarebbe troppo astratta e lontana dagli interessi delle imprese, ma non è nemmeno una fiera, che al contrario sarebbe poco attrattiva per la componente accademica. Di qui la presenza di numerosi workshop, le cui tematiche esplorano vari campi di applicazione della robotica, per esempio nella logistica, in medicina e nel comparto salute in generale, nel manifatturiero, esplorando anche ambiti di confine, come per esempio le interfacce uomo-macchina o i gemelli digitali”.
“A ERF tutta l’industria e la ricerca robotica europee si incontrano per mettere le basi del futuro. La straordinaria partecipazione dei giovani ricercatori italiani, che portano qui i robot più entusiasmanti e promettenti, è indice di come il nostro Paese sia all’avanguardia oggi, e si proponga alla testa della futura innovazione in queste tecnologie”, dice il presidente dell’Istituto Nazionale di Robotica e Macchine Intelligenti, Antonio Bicchi, tra i co-chairs del forum.
“ERF torna in Italia per la quarta volta dopo le edizioni del 2002 a Pisa, del 2006 a Palermo e del 2014 a Rovereto. È un importante riconoscimento per la nostra comunità in un momento importante in cui la robotica sta vivendo una fertile contaminazione scientifica con altre discipline, in primis l’intelligenza artificiale”- dice Bruno Siciliano, professore di robotica all’Università di Napoli Federico II, tra i promotori del network EURON che ha dato le origini al Forum all’inizio di questo millennio.
“A ERF si può vivere la robotica a 360 gradi. Si possono toccare con mano le tecnologie più avanzate dell’industria robotica europea, si può parlare del futuro della robotica con i migliori ricercatori e si possono scoprire le politiche europee per il futuro e lo sviluppo della robotica. ERF è un appuntamento decisamente imperdibile per chi vuole conoscere e vivere la robotica.” – dice Cristian Secchi, professore di robotica all’Università di Modena e Reggio Emilia e Scientific Program Chair di ERF 2024.